Monti promuove Meloni e bacchetta il M5S: "Superbonus? Una patrimoniale alla rovescia"

L'ex premier esalta il lavoro di Meloni: "È Europa sia nel merito sia nel metodo". Poi la stoccata ai 5stelle: "Superbonus? È una tassa patrimoniale alla rovescia"

Monti promuove Meloni e bacchetta il M5S: "Superbonus? Una patrimoniale alla rovescia"
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La strana coppia Monti-Meloni colpisce ancora. Dal superbonus alla manovra finanziaria, passando per il ruolo della premier in Europa, il senatore Mario Monti spende delle buone parole nei confronti dell’esecutivo. Durante l’ultima puntata di Tagadà, in onda su La7, l’ex premier ha promosso la legge di Bilancio varata dall’esecutivo e, allo stesso tempo, ha bacchettato la bandierina ideologica targata 5stelle: “Il Superbonus? È una tassa patrimoniale alla rovescia”.

Differenze politiche a parte, che ci sono e rimarranno come giusto che sia, Monti non è la prima volta che lancia un assist al governo di centrodestra e, in particolare, a Giorgia Meloni. Pochi giorni fa, nel merito della discussione in Aula sulla riforma del Patto di stabilità e crescita, Monti aveva lodato la leader di Fratelli d’Italia.

"Questo patto di stabilità non è accettabile – aveva spiegato Monti nel suo intervento - È un'Europa con lo specchietto retrovisore. Era un'occasione per rilanciare gli investimenti pubblici". "Sarei lieto se lei in caso di necessità usasse il veto", aveva aggiunto rivolgendosi direttamente al presidente del Consiglio. Un messaggio lucido verso il governo e, soprattutto, verso le opposizioni ideologiche dell’asse dem-grillini.

Lo stesso refrain positivo utilizzato nella sua ultima intervista. Gli argomenti cambiano ma il giudizio di Monti rimane positivo. Nel merito della legge di Bilancio l’ex premier è chiaro: "Ci sono alcuni aspetti buoni nella manovra di bilancio – dice Monti parlando con Tiziana Panella - a me piace la non proroga del superbonus. La norma grillina per eccellenza, secondo il senatore, “era stato un errore di diversi governi e era stato un errore dal punto di vista della finanza pubblica perché ha creato un'enormità di disavanzo”. La definizione di Monti è una stoccata a Giuseppe Conte e soci.

“Quello che trovo abnorme nel superbonus – sentenzia Monti - è che è un'imposta patrimoniale alla rovescia perché è un modo in cui il denaro dei contribuenti si trasferisce ai proprietari di casa che mediamente sono più agiati della media dei contribuenti. Per questo i meno abbienti hanno aiutati gli altri. Che è un aspetto anche più grave di quello macroeconomico di finanza pubblica". Un attacco, più o meno velato, che invece enfatizza le sue parole nei confronti di Meloni.

La premier, al contrario di quanto pensa la sinistra, è europea sia nel merito sia nel metodo”. Un messaggio netto che smonta in piccoli pezzi l’idea di una premier isolata nel consesso europeo.

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