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Se la sinistra sta con chi dà fuoco alla Meloni

L'assessore del III Municipio di Roma era presente alla manifestazione in cui è stato bruciato il manichino di Meloni ma, invece di condannare, ringrazia chi ha partecipato. FdI: "Gualtieri prenda posizione"

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Sergio Mattarella, ieri, è stato molto chiaro: serve rispetto per le autorità. "Si assiste a una intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effigi bruciate o vilipese, più volte della stessa Presidente del Consiglio, alla quale va espressa piena solidarietà", ha detto il presidente della Repubblica. Nessun riferimento specifico ma le sue parole non sono arrivate casualmente ma a seguito dell'ennesimo, esecrabile, episodio che ha visto il rogo di un fantoccio con le sembianze del premier Giorgia Meloni. L'occasione è stata la commemorazione di Valerio Verbano, ucciso al Tufello nel 1980 per mano del terrorismo nero. A quella manifestazione ha partecipato anche Luca Blasi, esponente dei centri sociali e assessore del III Municipio di Roma, che ha espresso "infinita gratitudine" per chi è sceso in piazza ma senza una parola di condanna per il rogo del fantoccio di Meloni.

Nemmeno a distanza di ore, nemmeno dopo le parole del presidente Mattarella, l'assessore ha ritenuto corretto intervenire. Per questa ragione dalla maggioranza ora chiedono un intervento per richiamarlo alle sue responsabilità come esponente delle istituzioni. Il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, ha chiesto per lui dimissioni "immediate". Il post di gratitudine condiviso da Blasi, prosegue Donzelli, è "un fatto gravissimo sul quale pretendiamo chiarezza e dal quale tutti devono prendere le distanze: ne va della stessa credibilità delle istituzioni. Il presidente di quel Municipio, Paolo Marchionne, del Partito democratico, lo deve rimuovere immediatamente". A seguito delle parole di Mattarella anche Schlein ha finalmente trovato la voce per stigmatizzare gli episodi di violenza ma è evidente che non abbia il controllo dei suoi sodali e alleati. "La sinistra, che pretende ogni giorno di farci la morale, si conferma violenta e pericolosa", ha concluso Donzelli.

A lui hanno fatto eco Giovanni Quarzo, Francesca Barbato , Stefano Erbaggi, Rachele Mussolini, Maria Cristina Masi e Federico Rocca, consiglieri capitolini di Fratelli d'Italia, sottolineando che alla gravità del rogo delle effigi del premier si aggiunge la "presa di posizione dell'assessore Blasi del III Municipio, che ha addirittura elogiato la manifestazione. Chiediamo una immediata, pubblica e chiara presa di posizione del sindaco Gualtieri". Lo stesso chiedono per il presidente del Municipio in questione, chiedendo a lui la revoca di Blasi, "che ha dimostrato di non poter in alcun modo rappresentare le istituzioni".

L'unica difesa per l'assessore arriva dal capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra, Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di Palazzo Madama, che non replica nel merito ma parla di "campagna diffamatoria contro il nostro assessore" da parte della destra.

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