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"Non accettiamo lezioni". Piantedosi zittisce la sinistra

Il ministro Piantedosi non arretra dalle sue posizioni sullo sbarco dei migranti delle Ong e chiude le polemiche: "Si deciderà nelle sedi competenti"

"Non accettiamo lezioni". Piantedosi zittisce la sinistra

Continua il braccio di ferro tra le Ong e il governo italiano per lo sbarco dei migranti. Delle quattro navi che erano operative nelle settimane scorse, una ha avuto l'assegnazione del porto di Reggio Calabria, un'altra si sta dirigendo in Francia, a Marsiglia, mentre le altre due continuano a rimanere a Catania con i migranti a bordo nonostante l'intimazione del governo di lasciare le acque territoriali, continuano a rimanere nel porto con prepotenza, forzando la mano per ottenere lo sbarco immediato. Il ministro Matteo Piantedosi ha deciso di tenere il punto per linea di principio, anche per sollevare il caso in Europa e trovare una soluzione condivisa tra tutti gli Stati.

"Ci sono ricorsi in atto, si deciderà nelle sedi competenti", ha detto Matteo Piantedosi a margine della presentazione del calendario della polizia, rispondendo a chi gli chiedeva una replica a chi ha definito illegale la selezione dei migranti arrivati sulle navi ong a Catania. L'Ocean Viking, che non ha attraccato a Catania, è stata al centro di una discussione tra Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron. Secondo quanto riferito all'Ansa da una fonte del ministero dell'Interno francese vicina al dossier migranti, l'Italia è "rimasta ferma sulle sue posizioni" e così è stato anche "oggi pomeriggio in un ultimo contatto telefonico fra i ministri Matteo Piantedosi e Gérald Darmanin".

Matteo Piantedosi non intende retrocedere dalla sua posizione e a margine della presentazione del calendario della polizia ha risposto ad alcune domande, confermando quanto già dichiarato. In più, il ministro ha chiarito la questione della terminologia "carico residuale" che è stata contestata dalla sinistra: "Se vi volete fermare all'esegesi delle espressioni burocratiche fate pure, ma non accettiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani". Quindi, sulla questione sicurezza dei migranti, Piantedosi ha aggiunto: "Non sono in mare, sono al sicuro".

Le Ong hanno avanzato ricorso al tribunale di Catania per esortare lo sbarco immediato dei migranti.

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