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"Non era soccorribile". Così Tajani smonta le fake news della sinistra

Il ministro degli Esteri si schiera dalla parte di Guardia costiera e Guardia di finanza: "La responsabilità è degli assassini che trafficano in esseri umani"

"Non era soccorribile". Così Tajani smonta le fake news della sinistra

Dare la colpa al governo per la strage dei migranti a Crotone è ingiusto, la nave non era soccorribile: netto Antonio Tajani sulla solita polemica sollevata dalla sinistra e condita da fake news. Intervenuto ai microfoni del Tg4, il ministro degli Esteri ha spiegato che l'obiettivo è quello di fermare i trafficanti di esseri umani, definiti "assassini" senza troppi giri di parole: "Quando si caricano su una nave di venti metri 200 persone con il mare forza 8 o forza 9, vuol dire mandarli alla morte. La nave non era soccorribile perchè il mare era talmente forte che le motovedette non hanno potuto raggiungerla".

Tajani smonta le bufale della sinistra

Il dramma di Steccato di Cutro ha dominato il dibattito politico e non sono mancate le solite accuse strumentali nei confronti dell'esecutivo Meloni. Ribaltare le responsabilità è però sterile, ha rimarcato Tajani: "È inutile dare sempre la colpa alla Guardia costiera, alla Guardia di finanza o al governo, è inutile ribaltare le responsabilità. La responsabilità è del criminale" che traffica in esseri umani. Il titolare della Farnesina ha poi aggiunto sul punto: "Dare la colpa alle forze dell'ordine e alla Guardia costiera è ingiusto per quello che hanno fatto e per le migliaia di persone che hanno salvato in mare".

"Serve una linea di fermezza"

L'ennesima tragedia in mare deve condurre la politica italiana ed europea a stringere intese con i Paesi d'origine:"Tutto questo deve portarci a fare sempre più accordi con i Paesi d'origine. Purtroppo la Turchia è un Paese che ha subito ferite tremende, bisogna comprendere che in questa fase i controlli contro gli scafisti sono meno serrati, considerando che polizia ed esercito sono concentrati a soccorrere le vittime della devastante serie di terremoti". Il ministro azzurro ha ribadito che il governo è al lavoro per la stabilità di Libia e Tunisia, Paesi da dove partono gran parte dei migranti: "Stiamo facendo tutto ciò che è possibile. Con l'Unione europea abbiamo dato delle motovedette alla Guardia costiera libica per fermare la partenza di navi non controllate e guidate da scafisti criminali: bisogna distruggere quelle navi prima che partano. Serve una linea di fermezza, ma anche gli accordi con i Paesi". Tajani ha poi posto l'accento su una certa tendenza anti-governativa, tale da perdere di vista il fuoco della vicenda: "C'è anche una retorica un po' troppo politicizzata per dire sempre 'è colpa dello Stato' o 'è colpa del governo'. Il problema va risolto a monte, ma invece c'è chi se la prende con la Guardia di finanza anzichè con i criminali.

Difendo il ministro Piantedosi perchè ha sempre dato disposizione di intervenire e soccorrere in mare tutti i migranti".

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