"Nessuno spiato come noi". FdI punge FanPage sull'inchiesta contro Gioventù Nazionale

Proseguono le polemiche sull'inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale. Donzelli: "Nessun altro è stato spiato con simili modalità per mesi e mesi"

"Nessuno spiato come noi". FdI punge FanPage sull'inchiesta contro Gioventù Nazionale
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Continua a tenere banco il caso di Gioventù Nazionale sollevato da Fanpage. Tutti i dirigenti di partito hanno preso ferme e indignate distanze dalle dichiarazioni fatte da alcuni componenti del direttivo della costola giovane di Fratelli d'Italia e la stessa Giorgia Meloni ha stigmatizzato i comportamenti tenuti dai militanti di Gn, che hanno gà rassegnato le proprie dimissioni. Giovanni Donzelli, responsabile Organizzazione di Fratelli d'Italia, è voluto tornare sul caso, dopo aver preso le distanze dalle frasi violente e antisemite, sottolineando però che "Fanpage mente quando dice di avere utilizzato lo stesso metodo adottato con Gioventù nazionale anche con altre formazioni politiche e, soprattutto, con il Partito democratico. Questa è una bugia".

Mancano, infatti, nella mappatura delle organizzazioni giovanili, lavori simili fatti con i partiti di sinistra o con i centri sociali, dove si crea il fermento giovanile e spesso si organizzano le manifestazioni di partito. "Non ci risulta che ad altre formazioni politiche precedentemente toccate dalle loro inchieste sia stato riservato lo stesso trattamento", ha proseguito il responsabile Organizzazione di Fratelli d'Italia e, ha aggiunto, "nessun altro è stato spiato con simili modalità per mesi e mesi da un soggetto che si è nascosto dietro false generalità e che ha conquistato con l'inganno la fiducia di minorenni e ventenni".

Quindi ha spiegato che "la stragrande maggioranza dei giovani spiati non ha alcun ruolo: non sono quindi soggetti di pubblico interesse". Gli esponenti di Gioventù Nazionale, ha fatto notare Donzelli, "sono stati lo stesso osservati e ripresi a loro insaputa, anche al di fuori dell'attività politica, per poi darli in pasto alla gogna dei media e all'odio dei social. Quello che è accaduto con Gioventù nazionale è una cosa che non ha precedenti".

Donzelli, intervenendo a Tagadà su La7, ha poi aggiunto: "Mi piacerebbe una condanna inequivocabile da parte della sinistra, e se vi riesce anche vostra, ma questo non mi consento perché voi non fate politica, perché l'inchiesta di cui stiamo parlando era stata pubblicizzata sui social con una canzone che invitava a sparare a vista a Fratelli d'Italia e ai ragazzi di Gioventù Nazionale"Nella notte tra giovedì e venerdì, subito dopo il Consiglio europeo di Bruxelles, il premier Giorgia Meloni

è intervenuto sul tema, chiedendo ai giornalisti: "Perché in 75 anni di storia repubblicana nessuno ha ritenuto di infiltrarsi in un partito politico e riprenderne segretamente le riunioni?".

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