Occupare case è abolire il diritto

I progressisti non digeriscono tutto quello che è connesso alla legalità, all'ordine, alla sicurezza, al rispetto delle regole essenziali dello Stato di diritto

Occupare case è abolire il diritto
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Caro magister Vittorio,
la mia anima, la mia logica, il mio buonsenso non riescono ad accettare che io debba vivere in un mondo dove la Salis è a Bruxelles e il ministro Salvini (corna facendo) possa essere in galera. Solo il suo supporto può rendere leggermente meno amaro questo boccone, e capacitarmi di essere nato in un mondo innegabilmente al contrario.
Grato come un figlio.
Domenico Sarno
Cava de' Tirreni (Salerno)

Caro Domenico,
sarò brutale: non posso consolarti in alcun modo. Ma ci provo, su, a farti mandare giù l'amaro boccone. Pensa soltanto che potremmo stare peggio se questa gente qui, ossia quella di sinistra, fosse ancora alla guida dal Paese e non fosse stata mandata clamorosamente a casa (e a quel paese) in occasione delle ultime elezioni legislative. È che i progressisti proprio non ce la fanno, tutto quello che è connesso alla legalità, all'ordine, alla sicurezza, al rispetto delle regole essenziali dello Stato di diritto, non lo digeriscono. Tu menzioni Ilaria Salis. Bene. Questa signora, come ho già avuto modo di approfondire in questa medesima rubrica ai lettori dedicata, si è fatta promotrice della cancellazione di reati che considera minori, cioè non gravi, di poco conto, delitti sui quali possiamo, a suo avviso, passare sopra, allo scopo di giungere a quello che Salis chiama «un mondo senza carceri», ovvero un mondo dove i delinquenti non è che smettano di esistere, bensì se ne vanno a zonzo liberamente, dal momento che non è possibile realizzare una società in cui il crimine non sussista più. Ecco perché esso va contrastato, combattuto, anche attraverso lo strumento della galera, la cui funzione è rieducativa, finalizzata al reinserimento sociale. La stessa signora vorrebbe introdurre il diritto di occupazione abusiva. Sai cosa ne discenderebbe automaticamente? L'abolizione della proprietà privata. Ma è dalla nascita della proprietà privata, cioè dalla necessità di tutelarla, che è nato, a sua volta, il diritto e dal diritto la democrazia come la conosciamo oggi. Purtroppo queste idee non sono soltanto di Ilaria Salis, ma appartengono a tutti quelli come lei, ai suoi compagni rossi. Di individui come Salis, che remano contro lo Stato di diritto, le istituzioni sono gremite, quindi Ilaria all'interno del Parlamento europeo non rappresenta una eccezione, bensì una regola diffusa.

Ed è naturale, caro Domenico, che a noi, cittadini rispettosi dei valori fondativi della Repubblica, questa realtà produca qualche mal di pancia, tanto più quando ci accorgiamo che un ministro, che ha difeso il principio in base al quale l'Italia non può né deve essere più stuprata da chiunque nonché l'esercizio da parte dello Stato della sua prerogativa di stabilire chi possa entrare e chi non possa entrare all'interno del suo proprio territorio, viene perseguitato e perseguito, al punto di rischiare ben sei anni di detenzione, da un sistema di potere che appare poco equilibrato e razionale, se non addirittura iniquo e mostruoso, a causa di una ideologicizzazione spregiudicata che è del tutto incompatibile con il processo penale e con la Giustizia in generale.

Prendi anche tu un digestivo. Io l'ho già fatto questa mattina.

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