Altro che politica disumana e lontana dalla volontà popolare: la verità è che la maggior parte degli italiani è d'accordo con la linea adottata dal governo nell'ambito dell'immigrazione. A rivelarlo è un sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico, da cui emerge che un italiano su due condivide la strategia intrapresa dall'esecutivo guidato da Giorgia Meloni per porre un freno agli arrivi dei migranti sulle nostre coste.
Migranti e Ong: gli italiani premiano Meloni
Dalla rilevazione si legge che la maggioranza degli intervistati (che di preciso corrisponde al 50,7%) ritiene giusta la scelta di impedire lo sbarco a una parte delle persone che si trovano a bordo della navi delle Organizzazioni non governative (Ong). Il 30,5% valuta positivamente la decisione, ma chiede anche che gli sbarchi siano completamente bloccati e che eventuali domande di asilo siano esaminate fuori dal nostro Paese. Per il 20,2% è giusto che sia concesso di scendere a terra solo ai veri rifugiati, altrimenti si rischia di alimentare l'illegalità.
Il fronte del "no" vede un 28,6% che sostiene che sarebbe doveroso far sbarcare tutti e solamente dopo procedere all'espulsione verso il Paese di origine di chi non ha diritto all'asilo. Solamente il 18,7% crede che sia necessario accogliere tutti senza alcuna distinzione e senza provvedere ai respingimenti. Il 2% non sa o preferisce non rispondere.
Viene dunque smontata la narrazione della sinistra, secondo cui il governo italiano starebbe portando avanti una politica non umana e contraria al pensiero degli elettori. Il sondaggio di Termometro Politico smentisce tutto questo. Anche perché va ricordato che il centrodestra, uscito vincitore dalle elezioni di domenica 25 settembre, ha ricevuto un mandato politico dagli italiani anche per imprimere un cambio di passo sul fronte dell'immigrazione.
Rdc e Superbonus: ok degli elettori al governo
La rilevazione ha toccato anche altri temi di cui si sta occupando l'esecutivo. Interessante la fotografia scattata sul Reddito di cittadinanza, che potrebbe essere revocato dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro e avere una durata limitata. Il 19% ritiene che andrebbe eliminato in ogni caso; il 34,1% vorrebbe toglierlo a quelle condizioni. Il 38,4% è d'accordo a qualche modifica ma ci tiene a rivendicare il diritto di rifiutare un'offerta se paga e mansione non sono dignitosi. Il 7,8% è contrario alla revoca alle condizioni citate.
Nettissima la situazione sul Superbonus: il 60,4% pensa che vada solo modificato e non cancellato del tutto; il 17% vorrebbe toglierlo completamente. Il 19,3% crede che debba restare così com'è. Il 3,3% non sa o non intende rispondere. In sostanza il parere della maggior parte degli italiani corrisponde alle scelte fatte dal governo negli ultimi giorni.
Nota del sondaggio:
a) Sondaggio realizzato da
b) Estensione territoriale: nazionale;
c) Contatti: 4.000 interviste raccolte;
d) Interviste effettuate nel periodo 8-10 novembre 2022 con metodo CAWI;
e) Il sondaggio è disponibile qui.
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