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Paolo Truzzu, il sindaco che sogna la grande sfida in Sardegna

Se il centrosinistra si è diviso in due tronconi, il centrodestra si prepara unito alle elezioni regionali di domenica puntando sull'attuale primo cittadino di Cagliari: ecco qual è stato il suo percorso politico

Paolo Truzzu, il sindaco che sogna la grande sfida in Sardegna

Tra tre giorni, nel momento dello spoglio delle schede, si vedrà se effettivamente ci sarà stato un testa a testa (come alcuni analisti "promettono" o "minacciano", a seconda dei punti di vista) oppure se invece il risultato si mostrerà più netto del previsto. Fatto sta che Paolo Truzzu è certamente uno dei protagonisti politici - anche a livello nazionale - dei giorni che andranno a cavallo tra la fine di questa settimana e l'inizio della prossima. Inutile nascondersi, infatti: l'appuntamento elettorale per il rinnovo del presidente e del Consiglio della Regione Sardegna avrà inevitabilmente un riflesso in un ambito che travalicherà i confini dell'isola, andando a influenzare - nel bene o nel male - il percorso da qua alle prossime elezioni europee di giugno. E il centrodestra unito non intende regalare a Pd e 5 Stelle alcun appiglio minimo di "riscatto" dopo le debacle ai seggi di tutto quest'ultimo anno e mezzo. Ecco quindi chi è il candidato governatore che Fratello d'Italia, Lega e Forza Italia stanno fortemente puntando per domenica 25 febbraio.

Cinquantuno anni, laureato in Scienze Politiche con 110 e lode, Paolo Truzzu ha alle spalle molteplici esperienze lavorative nel settore pubblico e privato. Nato a Cagliari il 25 luglio 1972, dopo l'università ha conseguito due master: uno in Sviluppo Economico per il Terziario e l'altro in Amministrazione e Territorio per Professionisti delle Amministrazioni Pubbliche. Nel 1999 diventa funzionario statale, cominciando a collaborare con il comune di Cagliari con il ruolo di rilevatore statistico in un censimento sulle attività produttive. Dal 2006 al 2011 è presidente della circoscrizione 5 del capoluogo sardo ((Monte Urpinu, Monte Mixi, Bonaria, La Palma, Sant'Elia, Quartiere del Sole, Poetto) e fa parte del consiglio di amministrazione del CTM - la società che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale nell'area della città capoluogo - lavorando anche come docente di informatica per Olivetti e come consulente commerciale per Omnitel ed Energit. Lavora inoltre al Servizio appalti e contratti del Comune di Cagliari e poi all'assessorato regionale dell'Industria.

La passione per la politica da parte di Truzzu comincia in tempi non sospetti: il candidato presidente della Sardegna è stato infatti uno storico militante della destra fin dalla giovane età, diventando poi anche presidente del movimento universitario di Alleanza Nazionale. Il salto in Consiglio regionale arriverà nel 2014: dieci anni fa, infatti, viene eletto consigliere regionale - a sostegno del candidato presidente Ugo Cappellacci con Fratelli d'Italia - la formazione politica di Giorgia Meloni che era nata appena quattordici mesi prima - di cui nel 2018 diviene il primo capogruppo. Alle elezioni regionali in Sardegna del febbraio 2019 viene rieletto consigliere sempre nelle liste di Fdl, a sostegno questa volta del governatore eletto Christian Solinas. Pochissimi mesi dopo, ecco poi arrivare il grande successo nella sua Cagliari: il centrodestra lo sostiene unitariamente alle elezioni comunali di giugno di cinque anni fa dove, dopo otto anni consecutivi di amministrazione di centrosinistra, Paolo Truzzu riesce a imporsi a nuovo sindaco della città al primo turno (50,12%) dopo una testa a testa con la candidata avversaria Francesca Ghirra, beffata per solo 91 voti in più che sono andati oltre la soglia del ballottaggio. Oggi è uno dei vicepresidenti dell'Anci, l'Associazione Nazionale Comuni d'Italia.

Al termine del suo mandato da primo cittadino del Comune che gli ha dato i natali, ora per Truzzu si apre ufficialmente la sfida contro Alessandra Todde (Pd, M5S, Alleanza Verdi Sinistra), Renato Soru (Azione, Italia Viva, +Europa) e Lucia Chessa (lista civica Sardigna R-esiste). Il percorso per arrivare alla sua candidatura non è stato esattamente del tutto lineare e semplice all'interno del centrodestra, visto che fino all'ultimo Matteo Salvini ha insistito affinché venisse riconfermato Solinas alla guida della Giunta regionale. Alla fine, tuttavia, l'ha spuntata FdI e due giorni fa la coalizione si è presentata compatta, con tutti i suoi leader, alla kermesse sul palco della Fiera di Cagliari in occasione della chiusura della campagna elettorale per invitare i cittadini a votare Truzzu come nuovo governatore. Lui è appoggiato da nove liste di partito: Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Partito Sardo d'Azione, Riformatori Sardi, UdC, Alleanza Sardegna-PLI, Sardegna al Centro-Sardegna 20Venti e Democrazia Cristiana con Rotondi. Una campagna elettorale che, a sinistra, si è caratterizzata - invece che contestare l'azione del governo sardo uscente - più sul solito refrain del "ritorno del fascismo", come del resto ha dichiarato la stessa Todde qualche giorno fa. Da questo punto di vista è stata a dir poco pungente la risposta di Meloni: "Ho letto un'illuminante intervista alla candidata del campo largo. Quando le hanno chiesto perché avrebbero dovuto votare per lei ha risposto: 'Per l'antifascismo'. Un programma concreto, articolato, innovativo. Bene. Che vi devo dire? Fate voi".

Lunedì mattina arriverà il responso dalle urne.

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