Sul caso del riconoscimento della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese da parte del Comune di Bologna è intervenuto anche Romano Prodi, padre nobile del Partito democratico, che ha richiamato il sindaco Matteo Lepore al buon senso. "Perseverare è diabolico. Albanese persevera, il Comune di Bologna non faccia altrettanto", avrebbe detto Prodi, stando a quanto riferito dal Corriere della sera, parlando proprio della presa di posizione della giunta bolognese. Sono tante le pressioni che sta ricevendo Lepore per fare un passo indietro sull'orma di quanto fatto già da Sara Furnaro, sua collega di Firenze.
Il riferimento alla perseveranza di Prodi è alle numerose esternazioni discutibili fatte da Albanese nel corso degli ultimi mesi, da quando è stata innalzata a nuova guida morale della sinistra italiana, che ora, almeno per gran parte della sua rappresentanza istituzionale, le ha voltato le spalle. Dalla critica al sindaco di Reggio Emilia che aveva chiesto la liberazione degli ostaggi israeliani fino al monito ai giornalisti dopo l'assalto a La Stampa, le occasioni in cui Albanese si è spinta troppo in là sono state numerose. "Quella sulla cittadinanza alla Albanese sta diventando una pantomima insopportabile. Tra Garisenda pericolante, cantieri in ritardo, insicurezza dilagante, dipendenti in sciopero, pro-pal che devastano la città, l'unica preoccupazione del Pd è il conferimento o meno di una onorificenza ad una persona discussa e discutibile" ,ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami. "C'è solo una cosa da fare: revocarle la cittadinanza, chiedere scusa alla città e magari verificare se questa figuraccia è costata dei soldi al contribuente bolognese, così che venga restituito ciò che ha fatto spendere", ha concluso Bignami.
Quella di Bologna non è comunque l'unica posizione di questo tipo, perché anche a Fabriano si discute sulla cittadinanza onoraria ad Albanese. "Non esiste alcuna base seria, né etica né amministrativa, per prendere in considerazione la revoca della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese", si legge nella nota dei capigruppo di maggioranza di Fabriano: Andrea Anibaldi (Rinasci Fabriano); Paolo Paladini (Partito Democratico); Riccardo Ragni (Progetto Fabriano) che contestano la richiesta avanzata dal consigliere comunale di opposizione, Pino Pariano. La polemica, anche qui, è iniziata dopo le dichiarazioni di Albanese a seguito dell'assalto alla redazione torinese.
Per la maggioranza politica di sinistra, la revoca sarebbe un'iniziativa "sproporzionata e strumentale", visto che la cittadinanza onoraria "è stata conferita per percorso di impegno, competenza e contributo riconosciuto nel campo dei diritti umani: non è premio revocabile ogni volta che si esprime un'opinione che non coincide con quella di una parte politica".