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"Più personale e riduzione delle liste d'attesa". Il programma di Rocca per la sanità

Secondo il nuovo presidente della Regione Lazio "è la situazione peggiore d'Italia. E questo nonostante gli accessi al pronto soccorso si siano ridotti di quasi il 30% negli ultimi anni"

"Più personale e riduzione delle liste d'attesa". Il programma di Rocca per la sanità

Il nuovo presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha presentato in Consiglio regionale la sua Giunta e ha illustrato i primi interventi che intende fare nella sua nuova amministrazione. La sanità è al primo posto nell'agenda di governo, senza dimenticare infrastrutture, mobilità, rifiuti e più attenzione alle province e alle persone fragili. Dopo l'elezione dei membri dell'ufficio di presidenza del Consiglio, avvenuta nella prima seduta della XII legislatura, i lavori sono ripresi con le comunicazioni di Rocca riguardanti le linee programmatiche del governo.

"In questi cinque anni abbiamo un dovere nei confronti di quei cittadini che non sono andati a votare, che hanno smesso di credere nelle istituzioni, soprattutto nei confronti dei nostri giovani", ha esordito Rocca, "perché recuperare i giovani al valore nobile della politica è uno dei nostri doveri". "Credo nel valore delle istituzioni e questo è il luogo dove questa sintesi trova aria pura per potersi realizzare", ha proseguito il presidente della Regione. "Un luogo dove potersi confrontare liberamente perché le sfide che abbiamo davanti sono troppo importanti, abbiamo il dovere di guardare lontano, di non cercare nell'immediato l'applauso facile. Dobbiamo fornire risposte che si attendono da troppo tempo".

Come cambierà la sanità laziale sotto la gestione Rocca

La sanità, per l'appunto, viene ritenuta prioritaria e per la quale ha preso lui direttamente la delega. Rocca ha annunciato che i primi provvedimenti riguarderanno l'emergenza dei pronto soccorso ("che vanno potenziati con più personale") e le liste d'attesa. Su quest'ultimo punto, il presidente della Regione ha detto che si tratta di un "problema legato sicuramente anche alla carenza di personale ma anche più strutturale, di utilizzo delle risorse" per il quale Rocca ha preso "un impegno solenne che assumo in quest'aula davanti ai cittadini. Si aprirà un grande conflitto con la sanità privata rispetto a questo ma noi non vogliamo far danno a nessuno, vogliamo solo intervenire e risolvere il problema". Il presidente ha poi annunciato di volere intervenire anche sugli squilibri territoriali: "Negli anni si è stratificata una cittadinanza di serie A e una di serie B rispetto ai servizi offerti dai territori. La centralità romana ha penalizzato i cittadini delle province".

Rocca si è poi soffermato sulla rete ospedaliera, per la quale ha promesso di assumere "la responsabilità di scelte coraggiose". A tal proposito, il presidente ha annunciato di voler recuperare gli ospedali San Giacomo (non per gli acuti) e Forlanini. "Abbiamo ospedali come il policlinico Umberto I in forte perdita nel bilancio – ha aggiunto – e non è un caso che tutte le aziende sanitarie in perdita siano le aziende ospedaliere. Dobbiamo affrontare la questione tutti insieme, senza lotte particolari per guadagnare consenso. La trasparenza dovrà essere il faro per ricostruire il sistema sanitario".

Rocca ha definito "critica" la situazione finanziaria, "che risulta invariata rispetto agli esercizi precedenti, come ha sottolineato la Corte dei conti. Parliamo di circa 22 miliardi di debito". Il governatore cercherà quindi "un'interlocuzione con il Governo per trovare una soluzione adeguata perché la centralità di Roma comporta un elevato costo che va riconosciuto.

È inutile continuare a rinfacciarci le responsabilità di questo debito, è arrivato il momento di risolvere il problema tutti insieme", ha detto il presidente, il quale ha annunciato anche che "saranno centrali i temi dell'assistenza domiciliare e della psichiatria, dove abbiamo una delle leggi più avanzate ma occorre metterci le risorse adeguate".

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