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"Ritirare la patente a vita". Ecco cosa vuole fare Salvini

Il ministro delle Infrastrutture propone la linea intransigente per chi reitera comportamenti imprudenti: "Errare è umano ma perseverare in questi casi è mortale"

"Ritirare la patente a vita". Ecco cosa vuole fare Salvini

La sospensione della patente di guida per un certo periodo di tempo dovrebbe essere considerata non più sufficiente per chi reitera comportamenti imprudenti al volante, che invece dovrebbe essere punito con un ritiro a vita. A proporre il pugno duro nei casi più gravi è stato Matteo Salvini, secondo cui sarebbe necessario sposare la linea intransigente alla luce dei numeri drammatici sulle vittime sulla strada.

Il pugno duro di Salvini

Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, intervenuto a Castrocielo in occasione dell'inaugurazione del primo Safety Point sulla rete autostradale italiana, ha preso una posizione chiarissima sul tema che merita di essere affrontato per evitare altri drammi ormai all'ordine del giorno: "Per quello che mi riguarda nei casi più gravi non la vedi più per il resto dei tuoi giorni, perché errare può essere umano ma perseverare da questo punto di vista è mortale".

Salvini ha sostenuto che avere controlli più stringenti sulla patente e la capacità di condurre un'automobile sopra una certa età sarebbe "giusto e auspicabile". Anche perché il dato sulle 3mila morti l'anno sulle strade del nostro Paese deve far riflettere e impone un ragionamento sulle mosse da intraprendere, fermo restando che spesso le imprudenze sono dovute alla distrazione legata all'utilizzo del cellulare mentre si guida.

Dopo Pasqua si terrà un nuova riunione con il ministro dell'Istruzione per puntare ad avere "vere ore di vera educazione stradale". Inoltre il segretario della Lega, parlando della questione relativa alle sanzioni, ha confermato la volontà di lavorare a provvedimenti seguendo la linea di altri Paesi europei. A tal proposito ha citato l'esempio dell'alcol Lock, un etilometro collegato che "impedisce la messa in moto della macchina se non sei in condizioni di guidare".

L'ok di Assoutenti

La stretta ipotizzata da Matteo Salvini ha già incassato il parere favorevole di Assoutenti, che guarda dunque con positività alla proposta lanciata dal ministro delle Infrastrutture. Per l'associazione dei consumatori, specializzata in tema di trasporti, l'elevato numero di incidenti e morti che si registrano sulle strade italiane rendono sacrosanta la possibilità di ritirare a vita la patente ai danni di chi si rende protagonista di reiterate gravi violazioni alle regole del Codice della strada.

Il presidente Furio Truzzi ha affermato che un giro di vite sul fronte della sicurezza stradale è assolutamente indispensabile: "Oggi la scarsità dei controlli lungo le strade e le sanzioni insufficienti verso i trasgressori incentivano comportamenti estremamente pericolosi che mettono a repentaglio la vita altrui".

Quindi Assoutenti condivide l'urgenza di introdurre nel nostro ordinamento il ritiro permanente della patente di guida nei casi più gravi.

Allo stesso tempo è stata sottolineata l'importanza di incrementare i controlli lungo le strade "perché qualsiasi giro di vite sarà del tutto inutile se non si aumenta la vigilanza sul territorio".

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