
Uno tsunami di gossip a luci rosse si abbatte su Firenze, imbarazza imprenditori e professionisti cittadini e tiene sulle spine la politica, con le voci su uno stralcio che toccherebbe Palazzo Vecchio.
La prima testa a cadere è stata quella dell'assessore renziano alla mobilità Massimo Mattei. S'è dimesso per motivi di salute, in coincidenza con l'uscita delle carte che raccontavano il ruolo della escort «ape regina», Adriana, a cui Mattei aveva anche dato - gratis - la casa di una cooperativa di cui era presidente e in cui la ragazza ha ricevuto clienti. Mattei si è difeso sostenendo che Adriana era stata la sua compagna, che aveva solo aiutato una vecchia amica, ignorando fosse una escort, anche se in un faldone degli atti finiscono un paio di sms tra l'ex assessore e l'ape regina e almeno una conversazione.
INTERCETTAZIONI SOSPESE E L'OMISSIS SUL POLITICO
Nei messaggi la ragazza chiede al politico quando possono vedersi per fare «un po' d'amore», mentre la telefonata, «i cui contenuti sono stati ritenuti utili alle indagini», è del tutto omissata. Si legge solo il numero progressivo (3889) e «Mattei chiama Adriana», poi gli inquirenti hanno sbianchettato. Curiosamente pochi giorni dopo, in seguito a una breve «vacanza» londinese, Adriana si lamenta con un cliente, dice che «mi stanno succedendo delle cose» e ipotizza di cambiare telefono. E per nove giorni non viene intercettata. Ma non ha cambiato numero, è il gestore che «per errore» ha sospeso le registrazioni tra la mattina del 19 marzo e il pomeriggio del 28. E a proposito di omissis, anche la conversazione tra Adriana e un amico a proposito del rapporto consumato con un collaboratore dell'assessore in una sala conferenze del comune viene cancellata.
IL «PROCURATORE» E L'«ALA» ARGENTINA
Tra gli indagati c'è anche Barend Krausz, il procuratore di calcio noto per aver scoperto Roberto Baggio e anche perché avrebbe aiutato Oriali a trovare un (falso) passaporto comunitario per l'interista Alvaro Recoba a inizio millennio. Finisce nelle carte perché per gli inquirenti «gestisce» lo sbarco in Italia di due escort sudamericane che, dopo un lungo tour in Italia, arrivano a settembre 2011 all'hotel Mediterraneo, gestito dai due fratelli (indagati) Taddei. Il 7 settembre, Barend è intercettato con un collega, l'agente Fifa Eugenio Ascari. I due «parlano di calcio», poi l'argomento cambia, ma il linguaggio no. Barend: «Senti, arriva l'ala sinistra argentina in prova eh». Ascari: «Quando arriva questa puledrona?». B: «Eh settimana nuova».
UN PROVINO ALLA FESTA VIOLA PER L'ARGENTINA NATALIE
L'«ala argentina» Natalie, il 22 settembre, viene invitata da un certo Antonio a un evento: «Stasera ti prepari, va bene? Se non hai da fare bisogna andare dove ti avevo detto lì al Beccaio che c'è la squadra della Fiorentina che fa l'aperitivo lì. Era per prendere, per vedere di lavorare, capito?».
LA CAMBIALE SESSUALE PER IL COMPLEANNO
Marco Taddei, uno dei fratelli-albergatori, il 21 giugno 2011 racconta di aver regalato a tal Ugo, per i 50 anni, «un biglietto con scritto Vale un tromberò, completo di indirizzo e numero di una certa Maria».
IL SECONDO LAVORO DELL'OROLOGIAIO
Per gli inquirenti il gioielliere Franco Bellini tiene i contatti con le escort, cerca di trovarne di nuove e «all'occorrenza, il suo negozio diventa un luogo di incontri hot». E nemmeno gli amici gli fanno buona pubblicità. Marco Taddei racconta che Franchino sta spingendo una barista che «non ha il coraggio di fare il salto a farsi pagare», e conclude: «Lo arrestano per prostituzione, prima o poi».
«NON VIVREMO IN ETERNO SONO I SOLDI SPESI MEGLIO»
Organizzando
un festino, Taddei e Bellini filosofeggiano. Franco: «Bisogna divertirsi, tanto tra ducento anni non ci siamo più, vero ciccio?». Marco: «Franco, tanto i soldi meglio spesi lì che tanto so puttane uguale anche le altre».