Quote latte, il pm: "La Lega non c'entra"

Il procuratore Greco ha precisato che le indagini non sono per corruzione e non riguardano in alcun modo il partito o i suoi uomini. Maroni chiede 10 milioni di danni

Il segretario della Lega Roberto Maroni
Il segretario della Lega Roberto Maroni

Nonostante le perquisizioni alle sedi della Lega Nord, nell'inchiesta sulle quote latte "non c’è alcun politico o funzionario pubblico indagato per corruzione".

A dirlo è il procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco, sottolineando che le indagini dei giorni scorsi non riguardavano il Carroccio, ma erano volte all’acquisizione di documenti che potessero essere utili nell’ambito di un’inchiesta solo per l’ipotesi di bancarotta grave, che comunque non riguarda in alcun modo il partito o i suoi esponenti.

Il procuratore aggiunto, inoltre, sostiene che ci sono solo quattro indagati, e si tratta degli amministratori di fatto e di diritto della società fallita.

Soddisfatto Roberto Maroni che su Facebook accusa i "giornali mascalzoni" che hanno gettato fango sulla Lega. E annuncia querela: "Chiederò 10 milioni di euro, da dare in beneficenza".

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