Adesso è ufficiale: il referendum costituzionale sulla separazione delle carriere si terrà in due giorni, ovvero domenica e lunedì. Per arrivare a confermare questa decisione dal punto di vista istituzionale il governo Meloni ha predisposto un decreto legge apposito intitolato "Disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali e referendarie dell'anno 2026". L'approvazione definitiva è arrivata in occasione del Consiglio dei Ministri convocato nel tardo pomeriggio di oggi.
Il provvedimento riguarderà tutte le tornate elettorali del prossimo anno (comunali in primis, ma anche suppletive) e si è reso necessario in quanto la legge attualmente in vigore stabilisce che le operazioni di voto per i referendum avvengano nella sola giornata di domenica. La data esatta non è stata ancora determinata, ma tutto farebbe credere che la sua fissazione venga indicata nell'ultimo Cdm dell'anno solare 2025, previsto per lunedì 29 dicembre. La parola poi passerà al Presidente della Repubblica, che dovrà indire formalmente il referendum confermativo sulla riforma della giustizia voluto dal ministro Carlo Nordio.
A meno di clamorose novità, i cittadini saranno chiamati a esprimersi sulla norma costituzionale nella seconda metà del prossimo mese marzo, con un probabile "ballottaggio" tra o il 22-23 marzo oppure il 29-30 marzo. La maggioranza parlamentare di centrodestra, nelle proprie intenzioni, avrebbe voluto, anticipare la data. Ma i piani del governo potrebbero essere un po' scombussolati dopo che, venerdì 19 dicembre, quindici cittadini hanno depositato alla cancelleria della Corte di Cassazione un nuovo quesito relativo alla riforma annunciando la volontà di raccogliere le 500mila firme necessarie.
Sull'apposita piattaforma nazionale del ministero della Giustizia, "Referendum e iniziative popolari", è già infatti attiva la raccolta delle firme on line e i firmatari – ex magistrati, avvocati, un medico e alcuni docenti – hanno voluto così lanciare un appello ai comitati del No per chiedere sostegno nella raccolta delle sottoscrizioni. Il quesito posto all'attenzione dei Supremi giudici si differenzia da quello che ha già ottenuto il via libera il 18 novembre scorso in quanto vengono elencate tutte le modifiche al dettato costituzionale.
Ok al testo unico su Iva
"La riforma fiscale prosegue a passo spedito verso l'obiettivo della massima semplificazione. Con il via libera al nuovo Testo Unico sull'Iva, abbiamo completato il sesto degli otto testi previsti per il riordino del nostro sistema", dichiara il viceministro dell'Economia e delle Finanze, Maurizio Leo. "Insieme agli altri già approvati, anche questo entrerà in vigore nel 2027, garantendo norme finalmente riordinate e razionalizzate per cittadini e professionisti. Il mosaico della riforma è quasi ultimato: all'appello mancano ora soltanto i Testi Unici relativi alle Imposte Dirette e all'Accertamento che, a breve, verranno portati all'attenzione del Consiglio dei Ministri - spiega l'esponente di governo -. Parallelamente, siamo al lavoro per l'elaborazione del Codice Tributario. Questo strumento rappresenterà un punto di svolta fondamentale per il fisco italiano, ponendo fine a decenni di stratificazione normativa e offrendo per la prima volta nella storia repubblicana un quadro organico di certezza del diritto e stabilità per il sistema Paese".
Legge delega sul Servizio Civile Universale
"Con questa legge delega si compie un passo di significativa importanza che ci permetterà di ridefinire le politiche dedicate ai giovani come un insieme sistematico di interventi e di misure organiche e al tempo stesso di facilitare il sistema del Servizio Civile Universale in un'ottica di migliore utilizzo e monitoraggio delle risorse pubbliche". Così il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, commentando l'ok in cdm alla legge delega in materia di politiche giovanili e servizio civile.
"Stiamo dando vita a un nuovo modello integrato che consentirà di stabilire un rapporto molto più proficuo e costante tra Governo e giovani generazioni, coordinando e ottimizzando le politiche e gli strumenti a loro dedicati, dei quali sarà sempre più importante valutare l'impatto, quando vengono elaborati, durante e dopo la loro attuazione, a ulteriore dimostrazione dell’impegno e dell’attenzione di questo Governo nei loro confronti", conclude il ministro.