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Ecco la democrazia di Grillo: non vuole i giornalisti italiani, li fa entrare la polizia

Tensione al comizio dell'ex comico per la decisione inziale di aprire il palco solo alle troupe straniere e a SkyTg24

Ecco la democrazia di Grillo: non vuole i giornalisti italiani, li fa entrare la polizia

Ecco Grillo il democratico. I giornalisti ai suoi comizi sono come i cani in certi negozi: non possono entrare. Prima li lascia fuori del palco poi cambia idea e apre le porte alla stampa italiana. L'ultimo megacomizio di Beppe Grillo, quello di questa sera a Roma in una piazza San Giovanni gremita di gente, ha creato polemica ancor prima di iniziare. Lo staff a Cinque Stelle aveva deciso di concedere l'accesso solo alle troupe straniere (sono molte quelle che in questi giorni hanno seguito l'ultimo rush di campagna elettorale grillina) e alle telecamere di SkyTg24. Ci sono volute tre ore di attesa, la mediazione delle forze dell'ordine e l'offerta di Sarah Varetto, direttore del tg del canale all news, di condividere il segnale video del comizio con tutte le altre testate, per convincere Grillo ad accogliere i cronisti nazionali. Per tutta la campagna elettorale il palco dell'ex comico è stata una Ztl per i giornalisti italiani, confinati oltre le transenne. Mentre la stampa estera poteva scorrazzare tranquillamente nel backstage e sul palco. Tra il cordone di sicurezza grillino e la stampa ci sono stati momenti di tensione che hanno costretto le forze dell'ordine a intervenire. Quando ci si avvicina alle transenne che marcano la zona rossa e si chiede di poter entrare, la risposta che viene fornita dai grillini è sempre la stessa: "Non siete stati accreditati". La precedenza, fino a oggi, è sempre stata data alla stampa estera. E anche questa sera sembra che l'ambito backstage siua ancora una volta ad appannaggio straniero dei cronisti internazionale. Le polemiche sono state immediate e bipartisan. Per Fabrizio Cicchitto l'atteggiamento di Grillo è "discriminatorio", il Pd quello dell'ex comico è un "ostracismo stupido e ottuso". Persino l'associazione della stampa estera attacca l'esclusione dei media italiani bollandola come "una limitazione alla libertà". C'è poco da fare: Grillo non ama i giornalisti ma, soprattutto, è allergico le domande. Alla faccia della democrazia diretta.

Le domande, se volete, provate a mandargliele via internet.



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