"Chiedo che la pena venga eseguita", non usa mezzi termini e va dritto al sodo Alessandro Sallusti, nel giorno in cui la Commissione Giustizia del Senato ha deciso che il ddl sulla diffamazione dovrà passare comunque da palazzo Madama, allungandone i tempi di approvazione. "Prendo atto che la politica non vuole risolvere il problema dell'abolizione del carcere per i reati di opinione", attacca il direttore del Giornale. (Ascolta l'audio)
“Mi preoccupa l'ipocrisia di questa gente che a parole si dice liberale e ammette che questa legge del codice fascista andrebbe rimossa ma che poi non fa nulla – prosegue Sallusti -, ma anzi fa di tutto per mantenerla. Questo vale un po' per tutti i partiti”.
“Chiedo alle autorità competenti come mai, a differenza di qualunque altro cittadino si fosse trovato nelle mie condizioni, non ho ancora ricevuto l'ordine di carcerazione. Qui qualcuno sta giocando sulla mia pelle, per altri fini e altri scopi. Capisco che la procura di Milano e la Cassazione si vergognino di quello che hanno fatto e di metterlo in pratica. Ma a questo punto devono prendersi le loro responsabilità e inviarmi come ne ho diritto l'avviso di carcerazione.
Se non lo fanno commettono un abuso d'ufficio”.“In questo modo allungano la mia detenzione – conclude Sallusti-. La mia condizione psicologica è quella di condannato dal giorno in cui è stata emessa la mia condanna”.
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