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Sindacalista militare finisce sotto inchiesta per aver difeso Vannacci

Daniele Lepore, segretario Generale del sindacato SIAMO Esercito, dovrà affrontare un procedimento disciplinare per alcune dichiarazioni rilasciate su Roberto Vannacci

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Chi difende Roberto Vannacci si becca un provvedimento disciplinare. O, perlomeno, questo è quanto è successo a Daniele Lepore, segretario Generale del sindacato SIAMO Esercito, per colpa di alcune dichiarazioni rilasciate dal sindacato a mezzo di stampa in cui si richiedeva un maggior dialo nella vicenda che ha coinvolto il noto generale, che è anche un loro iscritto.

"Questa mossa a nostro avviso di tipo censorio e antisindacale, rischia di compromettere l’azione a difesa degli iscritti del Siamo (oggi) e di qualunque altra APCSM (domani), mettendo a repentaglio ogni tentativo di confronto tra le parti", si legge in una nota diffusa dal Siamo, sindacato militare autonomo. Il sindacato ha, pertanto, deciso di non partecipare ai prossimi tavoli di contrattazione, compreso quello previsto per l'8 maggio, fintanto che non sia stata fatta chiarezza sulla vicenda in quanto ritiene che le dichiarazioni non possano essere soggette a verifica disciplinare. "Se difendere Vannacci – che non è nelle grazie del suo ministro – è un atto di indisciplina non si capisce davvero come un sindacalista possa svolgere il proprio mestiere che è, per definizione, difendere i lavoratori nelle vertenze col proprio datore di lavoro", conclude la nota che non risparmia una frecciatino a che, magari, desidera "compiacere o meno il ministro pro-tempore, o l’esserne o meno un sodale di partito". Anche il Il S.I.M. – Guardia di Finanza esprime "la totale vicinanza" a Daniele Lepore "evidenziando non poco stupore" per l'apertura del procedimento disciplinare che "crea un pericoloso precedente e riporta i Dirigenti Sindacali Militari a un'epoca che pensavamo essere superata". Il S.I.M. Guardia di Finanza si augura, infine, che il procedimento venga archiviato "per consentire il dialogo tra Sindacati Militari e le rispettive Amministrazioni di riferimento" chiosa in una nota Luigi Credentino segretario generale del sindacato Sim - Guardia di Finanza, convinto che "la democrazia è un processo lungo ma inesorabile".

E tutto questo avviene mentre oggi a Napoli si è consumata la protesta degli antagonisti per impedire al generale Vannacci di presentare il suo libro, mentre ieri l'evento è stato annullato a Cremona.

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