"Sovranismo dei piccoli”. Da Gad Lerner altro fango contro la Meloni: ecco cosa ha detto

L'ex firma del Fatto Quotidiano ha criticato aspramente l'opertato di Giorgia Meloni in politica estera

"Sovranismo dei piccoli”. Da Gad Lerner altro fango contro la Meloni: ecco cosa ha detto
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Nuova puntata di Otto e Mezzo, nuova crociata contro l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Questa volta a finire nel mirino degli ospiti di Lilli Gruber è la linea adottata in politica internazionale dal presidente del Consiglio italiano. Le relazioni geopolitiche ottime della leader di Fratelli d’Italia e i successi ottenuti soprattutto tra i Ventisette Paesi europei. Risultati che, ovviamente, smontano la narrazione comoda a sinistra e non convincono Gad Lerner, ospite fisso della trasmissione in onda su La7.

"Da quello che abbiamo capito, si è lei esclusa perché l'Italia è contraria all'invio di truppe in Ucraina", esordisce la padrona di casa. Che poi, proprio per incalzare l’ex penna del Fatto Quotidiano, aggiunge: “Dice che non va ai vertici dei volenterosi, ma ci è andata la scorsa settimana. Cos'è successo?". In collegamento Lerner attacca subito: “Cara Lilli, è il sovranismo dei piccoli - spiega sorridendo -. L'Italia non è una grande potenza, gli altri per contare si mettono insieme e se tu vuoi stare in mezzo, fra l'America di Trump e un'Europa che non sono più allineate come una volta, finisce che qualcuno la sedia te la toglie".

Insomma, la solita immagine dell’Italia costretta ad obbedire alle superpotenze straniere. "Certamente - prosegue Lerner - c'è il Paese che confina con la Russia, la Polonia. I due paesi che hanno l'atomica, la Francia e la Gran Bretagna. C'è ovviamente l'Ucraina e c'è la grande potenza economica, la Germania. Noi da soli, per quanto si facciano proclami di nazionalismo, non possiamo fare come Trump che ieri dalla base militare in Qatar parlava con dietro lo striscione 'La pace attraverso la forza'.

Siamo in una condizione d'inerzia che io vedo molto preoccupante per la nostra posizione geografica per quanto avviene nel nostro Mare, penso alla Libia e alla tragedia della guerra di sterminio di Gaza. Anche lì, siamo stati zitti e allineati al partito fratello di Netanayhu e questo non ci aiuta”.

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