"La situazione di Emma Bonino è stabile, si aspettano ulteriori accertamenti, ma la leader radicale è sempre stata vigile, da ieri sera, quando è stata ricoverata". Lo affermano fonti di +Europa per aggiornare sulle condizioni di salute della leader radicale, da ieri sera ricoverata all'ospedale Santo Spirito di Roma per insufficienza respiratoria. Un'altra prova che si aggiunge alla lista delle sue battaglie, personali e politiche.
Emma Bonino e il tumore ai polmoni
Per anni, Emma Bonino ha combattuto contro un tumore: un microcitoma polmanare. Si tratta di una forma aggressiva di cancro ai polmoni che le è stata diagnosticata nel 2015. Dopo 8 anni di cure, nel 2023 aveva annunciato la conclusione vittoriosa delle terapie.
Dall'aborto e alla liberalizzazione delle droghe
Famose le sue battaglie per l'aborto e la liberalizzazione delle droghe. La sua coerenza "pannelliana" è stata rispettata anche dalle destre e dai conservatori che le hanno riconosciuto una incrollabile coerenza. Il suo percorso nella politica si è dipanato tra incarichi istituzionali e battaglie che a quei tempi sembravano estreme. Iscritta al Partito radicale dal 1975, ha svolto un ruolo di primo piano nelle campagne per la liberalizzazione dell'aborto e contro il nucleare, realizzate mediante la propaganda referendaria e la disobbedienza civile.
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La difesa dei diritti civili e politici e l'abolizione della pena di morte
Negli anni seguenti ha promosso numerose iniziative per la liberalizzazione delle droghe leggere e la distribuzione controllata di eroina mentre, sul piano internazionale, si è impegnata nella difesa dei diritti civili e politici e per l'abolizione della pena di morte. Predicatrice del dialogo interlaico (non solo interreligioso), ha digiunato per l'Africa e la fame nel mondo.
La battaglia contro la malattia e l'incontro con Papa Francesco
Dalle donne africane al tumore ai polmoni: le battaglie di Emma Bonino sono tante e diverse. Già nell'ottobre del 2024 era stata ricoverata per problemi respiratori. Dimessa dopo una settimana, il 5 novembre aveva ricevuto a sorpresa la visita di Papa Francesco, suo storico amico, a dimostrazione del suo laicismo aperto che aveva conquistato diversi ambienti religiosi progressisti. Il suo rapporto umano e politico con Marco Pannella è stato intenso sin dall'inizio ma, poco prima che morisse il leader radicale, le relazioni si erano raffreddate e tra i due ci fu una rottura dolorosa.
L'impegno in politica
Deputato dal 1976 al 1994, è stata presidente del Partito radicale transnazionale dal 1991 al 1993, e dal 1993 al 1994 ha ricoperto la carica di segretario. Eletta al Parlamento europeo nel 1979 e nel 1984, è stata riconfermata nelle elezioni europee del giugno 1999, alle quali si è presentata con una propria lista denominata Lista Bonino ottenendo l'8,5% dei consensi.
Ha mantenuto la carica di deputato europeo fino al maggio 2006: a seguito della vittoria del centrosinistra nelle elezioni politiche è stata eletta deputato per la Rosa nel pugno e nominata ministro per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee nel governo Prodi. Alle elezioni politiche del 2008 si è candidata nelle liste del Partito democratico ed è stata eletta senatrice, divenendo vicepresidente del Senato.