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Lollobrigida zittisce la macchina del fango: "Non sono razzista"

Il ministro dell'Agricoltura: "Bisogna aiutare chi vuole fare figli piuttosto che avere nuovi immigrati". E avverte: "Querelo chi mi ha dato dell'hitleriano o criminale nazista"

Lollobrigida zittisce la macchina del fango: "Non sono razzista"

Puntualmente la sinistra fa un'opposizione a dir poco pregiudiziale. Lo testimonia l'assalto a Francesco Lollobrigida, "reo" di aver invitato a supportare le famiglie italiane che vogliono fare figli piuttosto che intervenire sulla denatalità ricorrendo a nuovi migranti. Le sue parole sulla "sostituzione etnica" hanno scatenato la bufera, ma è stato proprio l'esponente di Fratelli d'Italia a fare chiarezza su quanto affermato.

La versione di Lollobrigida

Il ministro dell'Agricoltura, nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha esordito assicurando di non voler perdere tempo "con folli e complottisti a cui la sinistra dedica molta attenzione". Dietro la sua espressione si trova una tesi che in teoria dovrebbe raccogliere un consenso trasversale: l'immigrazione illegale è il vero bastone tra le ruote a quella regolare. "L'indirizzo del governo è prendere atto di un drammatico decremento della natalità, che fa prevedere nei prossimi anni un abbattimento drammatico della nostra popolazioni", ha aggiunto.

In sostanza attraverso quella locuzione si voleva tracciare una visione ben definita, nei fatti alternativa a chi ritiene che si debba poter contare su un numero maggiore di immigrati in presenza di un problema legato alle nascite nel nostro Paese: "A nostro avviso invece la prima scelta è costruire un sistema di welfare che crei le condizioni per chi vuole di mettere al mondo i figli". Non a caso l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni sta studiando un piano per incentivare la natalità prevedendo una riduzione delle tasse per chi fa figli.

Lollobrigida ha sottolineato che si può benissimo imboccare la strada dell'integrazione senza rinunciare alla cultura italiana. "Si può diventare italiani anche venendo qui, lavorando, apprezzando il nostro modello e giurando sulla Costituzione", ha affermato. Tra l'altro ha rinnovato la propria distanza dall'uso politico della parola razza, denunciando che "si sta cercando di fare un caos sul tema serissimo della denatalità e sul tentativo di mantenere il nostro modello".

L'avvertimento agli odiatori rossi

In queste ore è stata durissima la reazione della sinistra, che non ha perso tempo e ha subito bersagliato il ministro anche con termini choc e toni davvero esagerati. Ad esempio per Elly Schlein, segretario del Partito democratico, siamo di fronte a un "linguaggio da suprematismo bianco". L'esponente del governo ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di commentare insulti e aggressioni verbali, ma al tempo stesso ha riferito di aver dato mandato ai propri legali "di querelare chi mi ha rivolto offese gravi, dandomi dell'hitleriano o paragonandomi a criminali nazisti".

Non va dimenticato che più volte Fratelli d'Italia ha preso le distanze da qualsiasi forma di razzismo, condannando la follia umana avvenuta ad Auschwitz e tutti i regimi totalitari.

Una posizione che, secondo Lollobrigida, rende possibile "affrontare con serenità polemiche strumentali di avversari che ricorrono alla macchina del fango per coprire gli errori compiuti nei loro anni di governo".

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