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"Una scommessa vinta": Meloni svela il piano Mattei, com'è andato il vertice

Il presidente del Consiglio è orgogliosa per come si sono svolti gli incontri in questi due giorni con i capi di Stato e di governo africani e annuncia: "Il Piano Mattei avrà un un cronoprogramma preciso e ben delineato"

"Una scommessa vinta": Meloni svela il piano Mattei, cosa è successo al vertice

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“Presto nuove missioni”: Meloni svela il piano Mattei, cosa è successo al vertice

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Al termine della lunga due giorni che ha visto nell'Aula del Senato il vertice Italia-Africa, Giorgia Meloni tira una linea sull'incontro con i vari capi di Stato e di governo africani con piena soddisfazione. "Ci siamo confrontati su molti temi e sono contenta che abbiamo trovato molti punti di contatto. Abbiamo ancora davanti un cammino molto lungo, considero questa giornata una ripartenza, l'inizio di una stagione nuova", sostiene il presidente del Consiglio nell'intervento conclusivo a margine dei lavori del Vertice "Italia-Africa. Un ponte per una crescita comune". Il premier ha affermato a Palazzo Madama di avere "riscontrato una concreta volontà da parte di tutti di scrivere una nuova pagina basata su una cooperazione strutturale lontana dall'approccio predatorio che per troppo tempo ha impedito all'Africa di progredire".

Il vertice ha dato il via al Piano Mattei, simbolo della nuova stagione in cui l’Italia vuole essere il ponte tra l’Europa e il continente africano: "Il Piano Mattei non è un piano di buone intenzioni, ma di obiettivi concreti e realizzabili che vanno verificati passo dopo passo. C'è bisogno di un cronoprogramma preciso e ben delineato". Ecco perché "nelle prossime settimane avvieremo missioni operative. Non abbiamo una scatola chiusa da presentare, ma un'idea da condividere". Meloni quindi ha aggiunto, sempre a proposito della riunione di queste ultime quarantotto ore a Roma: "Il vertice ha raggiunto lo scopo prefissato, essere un momento di condivisione, dialogo, di scambio di opinioni fra l'Italia e le nazioni africane. E grazie alla vostra presenza numerosa qualificata, che dimostra l'interesse verso la posizione italiana, possiamo dire che è stato un successo. Lo dobbiamo soprattutto a voi, ai vostri contributi e alla vostra partecipazione".

Il tutto avverrà "con un approccio di collaborazione e non più predatorio né caritatevole", garantisce il capo di governo. Un grande centro di formazione professionale sull'energia rinnovabile in Marocco, progetti sull'istruzione in Tunisia, altri per l'accessibilità alla sanità in Costa d'Avorio: questi sono solamente "alcuni dei progetti pilota" del Piano Mattei annunciati dalla premier: "La condivisione è uno dei principi cardine del Piano Mattei i lavori di questo vertice saranno determinanti per arricchire il percorso", ha spiegato Meloni, indicando progetti anche in Algeria, Mozambico, Egitto, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya. "Non ho la pretesa come stato italiano di affrontare da sola la questione africana. Serve l'Unione europea", aggiungerà poi in conferenza stampa. "Tutti capiscono che il lavoro che stiamo portando avanti noi è un lavoro utile per l'Europa nel suo complesso – sottolinea – chiaramente noi siamo la porta d'ingresso, siamo il Paese più vicino e siamo portati più degli altri ad avere questa attenzione, ma è un'attenzione che oggi ha tutta l'Europa e la cui importanza tutta l'Europa comprende".

Si ratta quindi di "un piano concreto di interventi strategici, concentrato su poche priorità di medio lungo periodo, istruzione e formazione, salute e agricoltura, acqua ed energia. Abbiamo individuato alcune nazioni africane del quadrante subsahariano e nordafricano" che sarà poi allargato "seguendo una logica incrementale". I lavori del vertice in Senato hanno visto interventi sui diversi temi: infrastrutture, energia, sanità e alimentazione, cultura e formazione e poi le migrazioni. Sul tavolo, di fatto, partenariati per nuovi investimenti in Africa, in cambio di nuove fonti di approvvigionamento energetico e la gestione dei flussi migratori. Il Piano Mattei "può contare su 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzie: circa 3 miliardi dal fondo italiano per il clima e 2,5 miliardi e mezzo dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo", ha concluso Meloni.

L'appoggio dell'Unione africana

Il vertice è stato un successo anche per l'Unione africana. "Mi congratulo con il primo ministro italiano per il successo di questo vertice sia nella forma che nel contenuto", ha detto il presidente di turno dell'Unione Africana (Ua), Azil Assoumani, in una conferenza stampa congiunta con la premier, Giorgia Meloni, "Questo vertice ha fatto avanzare la visione della cooperazione tra Africa e Italia nelle sue basi fondamentali per rispondere alle sfide che hanno davanti e che devono essere raccolte nell'ambito di questa cooperazione". L'Italia, ha aggiunto Assoumani, "è un Paese fratello. Nessuno può contestare gli investimenti che l'Italia sta facendo in Africa.

Nutriamo grandi speranze".

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