Intesa tra Comune e Coni per rifare Arena e Vigorelli

Siglato l’accordo tra Terzi e Grassia: si punta al rilancio dello sport milanese, strizzando l’occhio alle Olimpiadi

Coni e Comune mai più divisi, ma firmatari di un patto, di un protocollo d’intesa per «il bene dello sport milanese». A siglare l’accordo, tra le mura dell’ufficio stampa del Comune in galleria Vittorio Emanuele, l’assessore allo sport e tempo libero Giovanni Terzi e il presidente del comitato provinciale del Coni Filippo Grassia. Quali, le linee guida del progetto? «Sostenere il volontariato delle società sportive come patrimonio sociale ed educativo per i giovani, individuare luoghi e spazi da attrezzare per la promozione delle attività sportive e favorire il maggior utilizzo degli impianti sportivi scolastici in orario extra-scolastico», si legge tra le pagine del protocollo d’intesa. Spazio, quindi, ai giovani e a tutte le attività che ne formino educazione, carattere e senso sociale. «Questo è un momento storico - esulta Giovanni Terzi - faremo ripartire Milano con grandi iniziative di carattere sportivo». Grandi iniziative che riguarderanno, innanzitutto, il rilancio di impianti storici come l’Arena o il velodromo Vigorelli, per il quale il comune ha recentemente stanziato 43milioni di euro, «nella speranza - prosegue l’assessore - di vedere Milano fiore all’occhiello della candidatura agli Europei del 2012, o alle Universiadi dell’anno successivo». Ridono e scherzano i due firmatari durante la conferenza stampa, quasi a sottolineare un’unione d’intenti chiara e decisa. «L’obiettivo primario di questo protocollo - spiega Grassia - è quello di creare un “Tavolo di lavoro per lo sport” affinché le quarantadue federazioni e i sedici enti di promozione sportiva che il Coni rappresenta possano elencare con chiarezza problemi, difficoltà e suggerimenti». Il tutto, tenendo costantemente sott’occhio la data del 30 aprile, segnata a caratteri cubitali sui calendari di Terzi e Grassia.

Entro quel giorno, infatti, il «Tavolo di lavoro per lo sport milanese» dovrà presentare una dettagliata agenda di priorità dell’azione comunale. Perché Milano possa attrezzarsi al meglio per rincorrere il sogno «per ora accantonato - spiega Terzi - ma per nessun motivo dimenticato» di ospitare un giorno le Olimpiadi.

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