Intiglietta: «Bisogna fare subito una legge sull’emergenza»

Il presidente GeFi: «In 2 anni soluzioni al problema casa»

Si scrive Housing sociale, si legge dare una casa. Obiettivo che a Milano non può essere circoscritto a un perimetro, alla solita periferia degradata e invivibile: anzi, deve diventare una sfida su tutta la città «per affrontare il problema senza trascurare la socializzazione e l’integrazione». Aspetti che Antonio Intiglietta, presidente della GeFi (Gestione Fiere), fa sapere di voler affrontare con la concretezza tipica dell’imprenditore che ha fatto politica e ha mantenuto un immutato impegno sul fronte sociale, «entro due anni bisogna dare una risposta reale a quella fascia della popolazione fatta di studenti, giovani coppie, professionisti: gente che non trova casa e che finisce inghiottita da un mercato spietato».
È a loro, spiega Intiglietta, che bisogna rispondere: «Lavoratori né ricchi né poveri, non ce la fanno a sborsare quel canone d’affitto che li costringe a fuggire da Milano». Soluzione? «Una legge regionale che coinvolge fondazioni, sistema bancario, imprenditori e privato no profit». Tutti insieme per la priorità delle emergenze, «ma occorre una legislazione dedicata a questi bisogni e la Compagnia delle Opere la sta predisponendo insieme agli amici della Legacoop e della Confcooperative».

Proposta che porta il timbro della fondazione Abitare la città e che, nel futuro, assicura Intiglietta «non punta a quartieri dormitorio per studenti o per operai oppure per single: l’obiettivo è dar corpo e sostanza all’integrazione sociale» ovvero «dare una risposta civile a un problema sociale» con le opere più che con le parole. «Non gocce nell’acqua, ma segnali forti lanciati su quel mercato dell’offerta degli alloggi in affitto liberando però il campo da lacci e lacciuoli».

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