
Più controlli e vigilanza nei luoghi sensibili a Milano in seguito all'escalation del conflitto tra Israele e Iran. Lo ha reso noto con un comunicato giunto alle redazioni la prefettura di Milano. Che così comunica come, a seguito degli ultimi eventi internazionali, si sia deciso di disporre l'intensificazione delle misure di vigilanza e sicurezza a tutela degli obiettivi sensibili del territorio milanese. Palazzo Diotti parla genericamente di «sedi diplomatico-consolari, luoghi di culto, culturali e ricreativi, reti infrastrutturali».
Dell'aumento nel dettaglio delle misure di sicurezza si discuterà durante la riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza convocato in corso Monforte domani. Non c'è dubbio però che la scelta di monitorare con più attenzione determinate zone per prevenire rischi di atti violenti o di danni alla popolazione e i maggiori controlli per impedire qualsiasi tentativo di infiltrazione o minaccia diretta, richiederà una presenza più marcata di forze dell'ordine, sia in modo visibile sia attraverso attività di controllo più discrete.
Sulle sedi diplomatiche si è proceduto con controlli di sicurezza più frequenti, verifica degli accessi e monitoraggio costante degli spazi interni ed esterni. La sorveglianza nei luoghi di culto avviene con pattugliamenti regolari, con l'obiettivo di prevenire qualsiasi atto di violenza o intimidazione che potrebbe scatenare tensioni tra le comunità.
Nei centri culturali e nelle aree ricreative i controlli si concentrano in momenti di maggiore affluenza, come eventi o celebrazioni, in modo da intervenire tempestivamente se dovessero
presentarsi situazioni problematiche. Questa strategia permette di mantenere sotto controllo e in sicurezza spazi pubblici frequentati, dove il rischio di scontri può essere più alto in presenza di forti tensioni internazionali.