Tel Aviv - Accompagnati da numerosi sostenitori, i familiari del soldato israeliano Ghilad Shalit (nella foto il padre e la sorella) hanno iniziato stamane una marcia di protesta di 250 chilometri che li porterà, in dodici tappe dalla loro abitazione al confine con il Libano, fino a Gerusalemme. "Non torneremo senza Ghilad" ha detto il padre, Noam Shalit, che intende accamparsi ad oltranza presso la residenza del premier Benyamin Netanyahu.
Shalit è stato catturato da un commando palestinese quattro anni fa, ai margini della striscia di Gaza. Da allora Israele e Hamas hanno condotto un negoziato indiretto per lo scambio di prigionieri, mediato da Egitto e Germania.
Hamas insiste per la liberazione di un migliaio di detenuti palestinesi, fra cui gli organizzatori degli attentati terroristici che hanno insanguinato le città israeliane nelle prime fasi dell'intifada. Netanyahu si dice pronto a raggiungere un'intesa, "ma non a qualsiasi prezzo". Per questa ragione, ha fatto sapere il suo ufficio, "non si farà dettare una resa dalla piazza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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