Kit, leggi e cani: la nostra lotta contro la droga

Con il progetto dei «kit antidroga» messi a disposizione delle famiglie di Zona 6 unitamente all’invio sull’informativa sui «sogni premonitori» e sui danni psico-fisici delle droghe abbiamo lanciato un sasso nello stagno dell’omertà sull’allarme droga. Poi l’affissione di tremila manifesti in città con lo stesso messaggio per aprire a tutti l’iniziativa. Ci hanno accusato di «allarmismo» ma ora tutti i casi ci danno ragione. Dalla partenza del «progetto kit» l’allarme droga è diventato oggetto di discussione, di proposte e di interventi (controlli, sequestri, ecc). Chiamare flop l’iniziativa significa non aver capito. I kit distribuiti sono 380. Quelli ritirati dopo circa 20 giorni 195 e dopo altro poco tempo 220. Il controllo finale sarà a settembre. L’obiettivo non era e non è il numero dei kit, ma la responsabilizzazione delle famiglie. Abbiamo dato un’opportunità, una libera scelta. Certo non è la soluzione, ma può essere anche un semplice deterrente. Si tratta di un dramma che tocca anche i bambini, si tratta della vita dei nostri figli. Che cosa hanno fatto o proposto i detrattori finora? Noi vogliamo anche i cani antidroga davanti a discoteche, scuole e stadi.

E i venditori di morte dovrebbero poter essere accusati di omicidio. Allargheremo il progetto kit alla città e collaboreremo con la nostra Polizia per intensificare i controlli antidroga e alcol sulle strade di Milano.
*Assessore alla Salute
**Presidente Zona 6

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