Da Kounellis a Dessì, omaggio alla figura di Giacinto Cerone

Sabrina Vedovotto

Quarantacinque artisti che si trovano insieme a ragionare sull’assenza di un amico. Artista per di più. A poco meno di due anni dalla morte di Giacinto Cerone, avvenuta nell’ottobre del 2004, una delle galleriste romane a lui più vicine, Valentina Bonomo, che nel ’93 aveva ospitato la sua prima mostra a Roma, insieme con tante altre figure del mondo dell’arte contemporanea, hanno deciso di rendergli omaggio. Occasione importante questa, per ricordare un grande artista, protagonista indiscusso dell’arte contemporanea. Noto ai più soprattutto per le sue eccezionali sculture.
In un tempo nel quale rimanere attaccati ad un mezzo tanto tradizionale come appunto la scultura, e per di più di ceramiche, Cerone invece riusciva a darne un valore di assoluta contemporaneità, ne aveva fatto il suo quid, il suo linguaggio, aspro e puro. Generoso con i suoi assistenti, in grado di ammaliare con il suo verbo, decantando le parole tra un colpo e un altro di scalpello, a Giacinto Cerone è stato dedicato questo omaggio dal titolo «Grazie per una volta». Opere che gli artisti hanno donato, spesso realizzate per l’occasione o altrimenti scelte tra quelle già realizzate, pensando però a questo evento dai tratti tanto singolari. I litografi cari amici dell’artista, Romolo e Rosalba Bulba, hanno messo insieme una rosa di nomi del calibro di Claudio Abate, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Jannis Kounellis, tanto per citarne qualcuno. La sua carriera purtroppo non lunga, perché stroncata improvvisamente dalla morte, lo ha visto tra i principali esponenti dell’arte del XXI secolo. Ha partecipato a molte mostre di importanza internazionale, tra le quali ricordiamo la Quadriennale del ’96, una grande mostra sulla scultura italiana a Yokohama, e numerose mostre personali in gallerie di prestigio, tra le quali, l'ultima da Matteo Boetti, a Roma.


L’idea base della mostra è quella di continuare la collezione di opere d’arte che già in vita Cerone stava realizzando per i suoi due figli, consapevole che solo una dono di questo tipo potesse definirsi eredità. Informazioni utili: inaugurazione questa sera, ore 19. Valentina Bonomo arte contemporanea. Via del portico d’Ottavia 13. Fino al 7 luglio.

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