L’anno nuovo si apre con la grande letteratura

La grande letteratura e il teatro francese inaugurano la stagione 2010 del Palladium: Patrice Chéreau, con la complicità di Thierry Thieù Niang, porta in scena domani e domenica prossimi, La douleur di Marguerite Duras, uno dei testi più sconcertanti della letteratura del dopoguerra. È il diario al quale la scrittrice consegna la sua vita dopo la Liberazione di Parigi, nell’attesa del ritorno di suo marito, deportato in un campo di prigionia tedesco. Interprete del monologo la straordinaria Dominique Blanc che fa risuonare, fin dentro i sospiri e i silenzi, la semplicità e la profonda intensità della scrittura di Duras. Lucida, sconvolta, disperata, sullo sfondo della guerra mondiale Duras si attacca al filo di un diario ispirata da tutto quello che vede e vive: La douleur è il racconto autobiografico della vergogna di essere in vita aspettando il ritorno di Robert, suo marito; è il calendario dell’assenza subìta, della paura schiacciante, della disperazione. Insieme con una delle attrici con cui ha lavorato più spesso, Chéreau si confronta con un testo tragico per ricordare un periodo terribile del Novecento. Dominique Blanc ha debuttato in teatro nell’81 diretta da Patrice Chéreau in Peer Gynt.

È l’inizio di un lungo sodalizio artistico che li ha visti collaborare numerose volte. Per il palcoscenico, ha lavorato inoltre con Luc Bondy, Jean-Pierre Vincent, Antoine Vitez e con Déborah Warner in Une maison de poupée, pièce per la quale ha vinto il premio Molière nel 1998.

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