L’emergenza non finisce più Altro week-end di passione

Non finisce mai l’emergenza per i romani. Dopo la tre giorni capitolina di Muammar Gheddafi, che ha creato non pochi problemi alla cittadinanza, compreso il «sequestro» di Villa Pamphili, quello che incomincia oggi è un altro fine settimana di passione. L’evento più delicato è certamente il Gay Pride, che partirà intorno alle 15,30 da piazza Repubblica, sfilerà lungo via Cavour, raggiungerà via dei Fori imperiali e si concluderà in piazza Navona. Un percorso ufficializzato lunedì scorso al termine di un lungo braccio di ferro per una manifestazione che nasce sotto il segno delle polemiche. Quella per i percorsi bocciati, e per i quali il circolo Mario Mieli ha annunciato un ricorso al Tar. Quella per il mancato patrocinio del Comune di Roma, che non ha voluto imitare Regione Lazio e Provincia di Roma. Su tutto il clima teso per le recenti aggressioni ai danni di omosessuali e una piattaforma, che sarà rivendicata oggi nel corso della manifestazione, che appare quanto meno velleitaria: riconoscimento delle coppie omosessuali, legge contro le discriminazioni sul lavoro e maggiore attenzione alla effettiva garanzia del diritto alla salute per i sieropositi.
E non è il Gay Pride l’unico appuntamento della giornata. Dalle 10 alle 20, a piazza Farnese, si terrà la manifestazione «Italia-Africa 2009» e la linea 116 sarà deviata su corso Vittorio Emanuele II. In centro, dalle 17 alla mezzanotte di sabato, piazza del Popolo e viale Gabriele D’Annunzio saranno chiuse al transito dei veicoli per la kermesse Mediaset che annuncia il passaggio al digitale di Rete4. Sarà deviata la linea 590.

Diverse infine le processioni legate al Corpus Domini: oggi a Massimina, a Casal de’ Pazzi, in via Merulana e domani a Centocelle, a Trastevere, in pieno centro (largo Fontanella Borghese, via Tomacelli, largo Goldoni, via Condotti, piazza di Spagna e via Frattina) e nella zona Marconi.

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