L’Italia pone condizioni sul bilancio Ue

Roma. Tenere «pienamente conto dei nostri legittimi interessi e aspettative sul piano della ripartizione delle risorse» e «una soluzione che assicuri un'equa partecipazione di tutti i maggiori contribuenti ai costi dovuti all'allargamento». Sono queste «le condizioni per noi irrinunciabili ai fini di un'intesa accettabile e condivisibile» sul bilancio. È quanto scrive il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al premier britannico Tony Blair in una lettera sulle prospettive finanziarie 2007-13. Nella lettera Berlusconi sottolinea che «sulla base del consenso ritrovato ad Hampton Court dobbiamo ora impegnarci nel complesso e importante negoziato» sul bilancio Ue. «Vorrei confermarti a questo proposito - prosegue Berlusconi - che l'Italia anche in questa occasione non farà mancare il proprio sostegno alla presidenza». In questo «spirito costruttivo - sottolinea Berlusconi - desidero ricordarti le condizioni per noi irrinunciabili ai fini di un'intesa accettabile e condivisibile».

Sono soprattutto due gli aspetti indicati nella missiva su cui il governo italiano non può andare oltre: un eventuale peggioramento del saldo netto e un peggioramento della situazione delle regioni del Sud sotto il profilo delle politiche di coesione.

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