L’omicida di Padovese dichiarato sano di mente

A un anno esatto dall’omicidio di monsignor Luigi Padovese, il Vicario apostolico dell’Anatolia e originario di Milano, arriva una notizia importante, che potrebbe permettere presto l’apertura del processo. Il suo assassino, Murat Altun, è stato dichiarato capace di intendere e di volere, dopo che gli avvocati della difesa avevano cercato di farlo passare per pazzo. La notizia è riportata dal quotidiano Hurriyet. L’altra sera la Commissione medica di Istanbul istruita dalla procura della Repubblica ha rigettato la perizia effettuata dall’ospedale psichiatrico di Adana, che aveva dichiarato Murat Altun incapace di intendere e di volere al momento del delitto e quindi incompatibile con il processo.
Oggi alle ore 18 nella chiesa dei Frati Cappuccini dedicata al Sacro Cuore di Gesù in viale Piave, si terrà una messa presieduta dal vicario generale dell’Ordine, fratel Felice Cangelosi. «I confratelli ricordano Padovese come un frate umile, un insegnante preparato, un vescovo zelante e infaticabile tessitore di rapporti di amicizia e di dialogo sopratutto con il mondo islamico - sottolineano i frati -.

Solo la violenta morte avvenuta a Iskenderun ha spezzato il cammino di questo pastore tutto dedito al Vangelo, alla Chiesa e al suo piccolo gregge dell’Anatolia». L'alto prelato Padovese, 63 anni, era stato colpito a morte dall'autista nella sua abitazione esattamente un anno.

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