L’Udc ci prova: «Giuliano come Greppi»

Milano gli ha intitolato il largo su cui si affaccia il Piccolo Teatro, perché ha scritto opere per il palcoscenico e ha lasciato ai posteri anche diverse commedie in vernacolo. Ma Antonio Greppi è passato alla storia come il «sindaco della ricostruzione», primo cittadino dopo la Liberazione, simbolo della responsabilità e della concordia. E proprio Letizia Moratti il 25 aprile ha voluto partecipare alla cerimonia di commemorazione che si è tenuta ad Angera, sul lago Maggiore, alla cappella di famiglia dove è sepolto il primo sindaco del dopoguerra. Un gesto «per ricordare chi seppe restituire a Milano uno spirito di concordia che sembrava irrecuperabile» ha spiegato la Moratti ricordando e deponendo fiori sulla lapide del suo predecessore». Ma il deputato Udc Pierluigi Mantini ieri ha voluto rifarsi a quell’esempio in una lettera al neo sindaco Pisapia. «Caro Giuliano - ha scritto - puoi essere il nuovo Greppi per Milano». Gli ha inviato «gli auguri più sinceri di buongoverno, non solo miei personali, basati su antica amicizia e stima, ma anche di molti elettori del Terzo Polo che ti hanno votato.

C’è una fase nuova da costruire, soprattutto per i valori civici». « Abbiamo aspettative positive - prosegue Mantini nella lettera - e non mancherà, nel rispetto dell’autonomia, il nostro contributo alle politiche utili per Milano».

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