Anche Michel Platini ha speso i soldi per il francobollo. Infatti lUefa ha chiesto chiarimenti alla Figc in merito allesposto presentato dalla Juventus per la vicenda dello scudetto 2006, dopo la decisione del Consiglio federale di non revocare il titolo assegnato a tavolino allInter. Solo pochi giorni fa il presidente della federazione europea al riguardo aveva detto: «Se Andrea (Agnelli, ndr) mi ha mandato un esposto, beh, avrebbe fatto meglio a risparmiare i soldi del francobollo. Mai Uefa e Fifa diranno una parola sulle questioni interne». Ma dalle parti di Nyon vogliono spegnere sul nascere qualsiasi dubbio sulle squadre iscritte alla Champions League.
A questo servirebbe la lettera recapitata ieri negli uffici della Figc, e per conoscenza indirizzata anche al club bianconero, in cui lUefa «invita» Giancarlo Abete a dare spiegazioni sulla vicenda entro il 19 ottobre. Nel testo si legge che «la Juventus ritiene che lInternazionale abbia commesso dei fatti dello stesso genere e protesta perché questultimo club non è stato sanzionato». E a seguire le richieste avanzate dal club bianconero allUefa: pronunciarsi sulle modalità con cui la Figc ha svolto linchiesta e sanzionare lInter dichiarando che non ha diritto di partecipare alla Champions. Pierre Cornu, consigliere capo degli affari legali dellorganismo di Nyon, nella missiva prosegue sottolineando che lUefa a priori non ha motivo di dubitare sulla bontà del lavoro svolto dalla Figc, ma ritiene utile «che voi ci facciate parte della vostra posizione su quanto dichiarato dalla Juventus, in maniera da dissipare i malintesi. Avremo bisogno di conoscere la vostra risposta entro il 19 ottobre. Poi vedremo cosa è opportuno fare».
Di fatto lapertura di un fascicolo da parte dellUefa era atto dovuto avendo ricevuto un esposto. Comunque sia da Nyon si aspettano risposte punto per punto, insomma «Figc dicci cosa hai combinato».
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