Mario Sechi
Nel risiko dellUnione è entrata anche la fregata. Nessuna ironia, perché mentre la Nato annuncia «una ulteriore espansione in Afghanistan» e la Rice da Kabul annuncia «lotteremo fino alla vittoria», lItalia taglia le truppe della missione Isaf e sembra prepararsi a mandare in secca anche le navi impegnate nelloperazione Enduring Freedom. Di fronte a questo strappo nella politica estera, Silvio Berlusconi ha proposto una mozione della Cdl sulla quale far convergere anche i voti della maggioranza, una via obbligata di fronte a posizioni che pregiudicano una nostra dignitosa permanenza nella Nato.
Durante il vertice dellUnione laltro ieri pare che Massimo DAlema abbia sbottato: «Non possiamo mica uscirne!». Vero, ma il problema è che se si pensa di far mancare in un prossimo futuro il nostro supporto marittimo alloperazione Enduring Freedom o spostare i nostri soldati in servizio al comando americano di Tampa in Florida, lItalia si pone in una situazione se non di uscita, certamente di sgangherata permanenza nella Nato. La partecipazione alloperazione Enduring Freedom non nasce da chissà quali bellicosi propositi, ma dallarticolo 5 del Trattato del Nord Atlantico che recita: «Le Parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o nell'America settentrionale, costituirà un attacco verso tutte, e di conseguenza convengono che se tale attacco dovesse verificarsi, ognuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa individuale o collettiva riconosciuto dall'art.51 dello Statuto dellOnu, assisterà la parte o le parti così attaccate, intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'impiego della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale».
Questo articolo è diventato operativo per la prima volta nella storia della Nato con lattacco alle Torri Gemelle di New York. Attentato compiuto dai terroristi che si addestravano nei campi talebani in Afghanistan. La nostra partecipazione alla missione è unoperazione di «interdizione e contrasto navale, in particolare nei confronti della leadership di Al Qaida».
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