Le attenzioni di quella signora gentile che - al corrente delle sue difficoltà psicologiche e della condizione di disagio vissuta dalla madre di 80 anni - non aveva esitato a offrire il proprio aiuto, lo avevano spinto ad una sorta di venerazione e a una pericolosa gelosia nei confronti del figlio: pericolosa al punto da sfociare in un tentato omicidio.
Venerdì sera - in via Raffaello Sanzio alla periferia di Lainate, nel Milanese - E.I. nullafacente di 48 anni, celibe e già affetto da disturbi psichici, ha cercato di accoltellare il proprio vicino di casa, E.G., 41 anni, operaio, sposato con prole. Colpevole - secondo laggressore - soltanto di essere il figlio della signora che, in passato, non aveva esitato ad accudirlo, accogliendolo più volte a casa e fornendo spesso, a lui ed alla madre di 80 anni, un pasto caldo.
Attenzioni e gentilezze che avevano spinto luomo a una forma di ammirazione per la donna e a una forte gelosia nei confronti del vicino tanto che ieri, suonato il campanello di casa e entrato nella sua abitazione, non ha esitato a estrarre un coltello da cucina tentando, più volte, di colpire il «rivale».
Solo in casa ed intento a lavorare al computer, luomo - schivati i fendenti dellaggressore - riesce a fuggire via e a chiamare i carabinieri: giunti sul luogo i militari trovano laggressore con il coltello ancora in mano, lo disarmano e larrestano. Ora dovrà rispondere di tentato omicidio ed è stato condotto nel carcere di San Vittore.
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