Lussemburgo - "Oggi si scriverà una pagina storica del comparto lattiero-caseario in Europa: in primo luogo perché le misure che noi proponiamo sono innovative e per la prima volta gli Stati membri sono tutti insieme per portare a casa queste misure". Al suo arrivo a Lussemburgo per il vertice ministeriale sulla crisi del latte, il ministro per le politiche agricole e alimentari, Luca Zaia, ha commentato positivamente l’annuncio fatto dalla commissaria europea all’agricoltura Mariann Fischer Boel di mettere a disposizione 280 milioni di euro (ultime riserve del bilancio 2010).
Le proteste in Lussemburgo Vertice ministeriale ad alto rischio tensione sulla crisi del latte in Europa, dove ad attendere i ministri dell’agricoltura dell’Ue ci sono migliaia di allevatori europei in collera. Tra loro alcune centinaia di italiani associati al Copagri che partono questa sera con diversi pullman da Piemonte, Lombardia e Veneto per giungere domattina a Lussemburgo. Così, dopo quattro mesi di protesta ininterrotta per rilanciare un prezzo del latte alla stalla che continua ad essere largamente al di sotto del prezzo di produzione, i produttori Ue riuniti nell’Europan milk board (Emb) sono pronti "ad azioni energiche" per ottenere un impegno fermo da parte dell’istituzioni europee.
Gli interventi anti-crisi Bruxelles è più che mai decisa a calmare le acque e sia dalla Commissione europea che dal Consiglio dei ministri Ue arriva il via libera politico ad interventi anticrisi. Tra questi il pacchetto finanziario di circa 280 milioni di euro preannunciato questa mattina la commissaria Fischer Boel. Per accedere però a quei finanziamenti, la chiave della cassa è nelle mani del Parlamento europeo che a sua volta sta già lavorando per creare un fondo in favore del settore latte. Di fatto, per sbloccare i nuovi fondi bisogna portare una rettifica al bilancio Ue per il 2010: richiesta che è stata portata avanti prima dalla commissione agricoltura del Parlamento europeo e poi dalla commissione bilancio.
Un fondo per il latte Così, all’Assemblea plenaria di giovedì a Strasburgo ci sarà quasi certamente il via libera definitivo ad un pacchetto finanziario di almeno 300 milioni di euro per la creazione di un fondo per il latte. Fischer Boel chiederà anche l’accordo dei ministri sul minipacchetto di misure già proposto tra cui l’estensione al settore del latte della clausola d’urgenza che permette a Bruxelles di intervenire immediatamente in caso di turbolenze del mercato. Il cerchio si chiude grazie alla volontà politica espressa da 21 stati membri - tra cui l’Italia - che presenteranno oggi il loro piano strategico per il rilancio del settore lattiero dove viene sostenuta con forza anche, ma non solo, la necessità di mettere a disposizione un pacchetto di 300 milioni di euro.
La situazione si sblocca Insomma la situazione sembra sbloccarsi, la fase muro contro muro tra Commissione europea da un lato e ministri dall’alto, è ormai superata, tutti fanno un passo nella direzione dell’altro ma saranno ancora necessarie settimane per tradurre la volontà politica in misure concrete.
La partita quindi non può essere ancora chiusa anche perchè i ministri Ue e il Parlamento europeo vogliono sapere a chi saranno destinati quei fondi. L’Italia, in particolare, vuole avere la certezza che tra le misure d’urgenza che prenderà la Commissione europea ci sarà anche l’aiuto all’ammasso privato dei formaggi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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