Puntuale come ogni sabato anche oggi ci sarà il sopralluogo della Commissione provinciale di vigilanza per lo sport, dei rappresentanti dellOsservatorio del Viminale, dei delegati della prefettura, della questura, di Milan e Inter e dei vigili del fuoco. Sopralluogo che nella migliore delle ipotesi dovrebbe essere lultimo. Sotto esame, infatti, le misure di sicurezza adottate per il Meazza.
La laboriosità meneghina anche questa volta si è dimostrata proverbiale: i 60 tornelli per il controllo elettronico dei biglietti, sufficienti a garantire lingresso a tutti i tifosi, erano montati già lunedì sera, prima addirittura dellincontro di Champions League di mercoledì tra Inter e Valencia, così come in regola dovrebbe essere la zona di prefiltraggio, delineata da transenne «già sperimentate nelle precedenti partite», come ha sottolineato Alfonso Cefaliello, rappresentante del Milan per il consorzio San Siro 2000. Anche i metal detector ci sono: 40 rilevatori manuali che furono comprati a tempo di record dalle società già domenica 11 per Milan -Livorno. Insomma il sopralluogo di oggi dovrebbe solo certificare che tutto è a norma e permettere di riaprire definitivamente lo stadio a chiunque desideri assistere alle partite. «Sono sereno, abbiamo fatto tutto ciò che cera da fare e ritengo che ci siano tutte le condizioni perché lo stadio possa ospitare 70mila spettatori - ha dichiarato lassessore allo Sport di Palazzo Marino, Giovanni Terzi - . Anche il prefetto si è espresso positivamente». «Se ci fosse l'ok, già da domenica sera con la Sampdoria lo stadio potrebbe essere riaperto a tutti e non ai soli abbonati - ha dichiarato lamministratore delegato del Milan, Adriano Galliani -. In questo caso i biglietti sarebbero in vendita subito da domani, fino a domenica sera». E aggiunge: «Spero di poter dare la bella notizia ai tifosi, e cioè che lo stadio sarà aperto anche agli spettatori paganti, già stamattina».
Lunica incognita, dunque, rimangono i tempi: Inter e Milan sono fiduciosi sul via libera, resta difficile prevedere se il complesso iter burocratico tra Milano e Roma si concluderà in tempo utile. Una volta conclusa la verifica, i rappresentanti dellOsservatorio del Viminale riferiranno a Roma, che poi comunicherà il verdetto alla prefettura. Domenica 11 febbraio la risposta era arrivata dopo le 20, la speranza è che oggi il botta e risposta sia più agile.
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