Lavoro al sud: ancora in nero il 20 per cento

da Milano

Sempre più difficile trovare lavoro al Sud. Secondo Bankitalia nel Mezzogiorno è irregolare il 20% degli occupati totali. Una percentuale doppia rispetto al Centro e al Nord. Nei settori delle costruzioni, agricoltura, e nei servizi di assistenza alle famiglie (colf e badanti) al Sud almeno un lavoratore su cinque è in nero, con punte record in Sicilia. Nell’agricoltura sicula il tasso di irregolari supera il 40% e nelle costruzioni il 34%. Ma l’esercito fantasma dei lavoratori sommersi non si ferma al perimetro dell’isola. Calabria e Basilicata si trovano a fronteggiare analoghe situazioni di emergenza. In Calabria tra il 1999 e il 2003 le unità irregolari sono cresciute del 4,6% annuo. Mentre in Basilicata l’incidenza delle unità di lavoro non regolari sul totale delle unità di lavoro si attesta al 20,1%. «Sul dato - spiega la Banca centrale - influisce l’elevata quota di sommerso rilevata nell’industria in senso stretto (26,1%), pari a circa due volte quella media delle regioni meridionali e oltre sei volte quella nazionale».

Lievi segnali di miglioramento si registrano in Campania. Nella prima metà del decennio la quota di occupati interni regolari sul totale della popolazione in età da lavoro è salita infatti dal 35,1% al 37,8% tra il 2000 e il 2005.

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