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L'EDITORIALE "La fatica di governare"

Governare è impresa disperata a meno che non si voglia sottostare agli organi di altri poteri, dal capo dello Stato ai magistrati, dai sindacati ai mezzi di informazione

L'EDITORIALE 
"La fatica di governare"

Il presidente Napoli­tano ha bloccato la nuova legge sul fede­ralismo varata l’al­tra sera dal governo. Il motivo? Procedurali vio­­late, protocolli non ri­spettati. Insomma, que­stioni di forma e di buro­crazia. L’opposizione esulta, felice di avere ri­tardato di qualche setti­mana (tanto ci vorrà per rimediare)l’entrata in vi­gore di una riforma che modernizza l’Italia e aiu­ta la gente a vivere me­glio e un po’ meno tassa­ta.

In punta di diritto il Quirinale avrà anche ra­gione, tanto che né Ber­lusconi né Bossi hanno contestato lo stop. Più probabilmente, sapeva­no già che sarebbe anda­ta a finire così ma hanno voluto ugualmente riba­dire il loro diritto a deci­dere­in un Paese dove go­vernare è impresa dispe­rata a meno che non si voglia sottostare agli or­dini di altri poteri, dal ca­po dello Stato ai magi­­strati, dai sindacati ai mezzi di informazione.

Poteri che hanno un filo rosso comune: essere ex, neo o post comuni­sti. Cioè parte di una sini­stra che non accetta la prima regola di una de­mocrazia: per cinque an­ni è legittimato a gover­nare chi vince le elezio­ni. Questo proprio non gli entra in testa, voglio­no comandare anche quando perdono e per farlo sono disposti a tut­to, compreso il fatto che leggi e forme devono es­sere piegate sempre e so­lo a loro vantaggio.

Se di regole e rispetto delle istituzioni parlia­mo, perché nessuno di questi signori pone il problema che il presi­dente della Camera non può usare il potere e i mezzi in dotazione alla carica per fare cadere il primo ministro? Perché non porre il problema che se uno passa all’op­posizione deve lasciare libero il posto nelle com­missioni parlamentari che occupava in quanto maggioranza? Perché la legge viene applicata con violenza contro i giornalisti che rivelano segreti d’ufficio solo se questi sono del Giornale mentre quelli di Repub­blica sono liberi di fare di tutto impunemente? L’elenco dei «perché» sarebbe lungo chilome­tri.

Ma si può riassumer­li in uno: perché Berlu­sconi e Bossi non avreb­bero il diritto di governa­re? La risposta è una so­la: hanno il consenso della gente, e si sa, per la sinistra, insegna la sto­ria, la gente è pericolo­sa. Se poi chiede più fe­deralismo e meno tasse, cioè più libertà, è addirit­tura da internare.

Cosa già successa in Paesi tan­to cari soltanto qualche anno fa a chi oggi ci vuo­le insegnare la democra­zia e le sue regole.

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