
Salgono a nove i casi di legionella segnalati nel focolaio delle case popolari gestite da MM Spa di via Rizzoli 73-87, di cui 7 sono tuttora ricoverati. I due nuovi casi, ha reso noto ieri Ats Milano, sono stati segnalati tra martedì e mercoledì, ma l'inizio dei sintomi risale per un caso al 27 giugno e per l'altro al 3 luglio. I pazienti hanno un'età compresa tra 70 e 92 anni, in diversi casi sono presenti fattori di rischio predisponenti per l'infezione da legionella. Fino a ora (e ci si augura che il dato resti immutato) si è verificato un unico decesso, quello di Luigi Gandini, residente nella struttura da 42 anni e conosciuto da tutti.
A seguito delle indagini ambientali, iniziate il 3 luglio, Ats (Agenzia di tutela della Salute) Milano ha effettuato diversi campioni all'interno di abitazioni di casi, di abitazioni di controllo e dell'impianto condominiale di produzione di acqua calda. A questi si aggiungono i campionamenti effettuati da MM e gli interventi di sanificazione e disinfezione della rete idrica condominiale predisposti da MM. I primi esiti dei test effettuati sull'acqua del serbatoio di acqua calda sono risultati negativi per legionella, esito confermato anche dai campionamenti effettuati da MM, e ciò - precisa Ats - "attesta l'efficacia degli interventi di disinfezione delle rete idrica attivati da mercoledì 2 luglio". L'esito degli altri campionamenti sarà disponibile tra qualche giorno, in base ai tempi tecnici necessari per le analisi di laboratorio.
"Il focolaio di legionella in via Rizzoli non è un episodio isolato ma un campanello d'allarme che va preso sul serio. Occorrono trasparenza e responsabilità da parte di chi ha in gestione gli impianti, perché non si può parlare di tutela della salute pubblica se non si garantisce sicurezza negli alloggi popolari" dichiara Chiara Valcepina, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, che già nei giorni scorsi ha depositato in Regione una mozione urgente all'assessore al Welfare Guido Bertolaso per fare luce su quanto accaduto.
"Dai dati ufficiali di Ats emerge una progressione inquietante - continua e conclude Valcepina -: il 3 luglio si parlava di 6 casi, con 4 ricoveri e un decesso; il 5 luglio i casi erano saliti a 7, con 5 persone ricoverate; adesso siamo a 9 contagiati".
La Legionella (Legionella pneumophila) è un batterio presente nelle acque, nei sistemi di areazione e nei terreni umidi, responsabile della legionellosi, malattia prevalentemente a carico dell'apparato respiratorio, che può evolvere verso forme di polmonite grave.
Si trasmette principalmente per via aerea, attraverso inalazione di goccioline di acqua infetta che possono venire diffuse nell'aria da fonti di ristagno d'acqua; il batterio non si trasmette invece da persona a persona. Soprattutto nei soggetti più fragili con patologie pregresse, può causare infezioni polmonari che possono risultare fatali.