Domani scade lultimatum del Comune di Milano al Leoncavallo. In mancanza di un accordo dellultimo minuto, il centro sociale sarà sfrattato dalledificio di via Watteau. Nessun dubbio per lassessore comunale alla Salute Carla De Albertis: lo sgombero si deve fare. «Non ci deve essere alcun atto politico del Comune di Milano - afferma -. Il Leonka è nellillegalità da oltre trentanni, è un buco nero nella storia della nostra città, non un fiore allocchiello».
Quello di domani potrebbe lundicesimo sfratto vissuto dallo storico centro sociale. Che potrebbe essere salvato solo da un accordo sulla nuova destinazione duso. «In giunta - continua lassessore - io non voterò mai qualcosa a favore del Leoncavallo: prima i soliti bravi ragazzi del centro sociale dovranno scontare tre decenni di buona condotta». Prosegue la De Albertis: «Chiedo che il Comune di Milano non si pieghi a questa assurda richiesta di accordo che accontenta tutti: domani deve essere la data ultima dello sfratto più volte rimandato e ormai quasi sbeffeggiato dai compagni».
Da parte loro, i responsabili del centro sociale hanno rivolto un appello a Provincia e Comune affinché sblocchino la situazione.
Leonka, no allaccordo «Avanti con lo sfratto»
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