Sarà che da giovanissima giocava a calcetto. «Ero ala sinistra», ha raccontato ieri. Letizia Moratti ha ritrovato la grinta dellattaccante per smontare con il sarcasmo la candidatura di Stefano Boeri alle primarie del centrosinistra. «Immagino che ora sarà più difficile per la sinistra dire che non siamo capaci a scegliere dei buoni collaboratori», ha sottolineato. Boeri è larchitetto che il sindaco ha scelto per disegnare il masterplan di Expo 2015. Due giorni fa si è dimesso dalla guida della Consulta («ed era assolutamente necessario che lasciasse lincarico, non avrebbe potuto continuare essendo candidato», ha commentato la Moratti). Ma dopo tante polemiche del Pd e della sinistra radicale sulle superconsulenze in Comune e sospetti sui meriti dei collaboratori arruolati in questi anni dal sindaco, è come togliersi un bel sassolino dalle scarpe. Boeri il traditore? La Moratti abbozza, «sono considerazioni che lascio alla sua coscienza, non posso farle io per conto suo». Ma punzecchia, «aspettiamo le primarie tra laltro». Come dire: perchè dare già per scontato che larchistar sarà il suo avversario? Di certo «non me ne aveva assolutamente mai parlato, abbiamo lavorato insieme fino a pochi giorni». Si fa scivolare anche le voci sui sondaggi non troppo incoraggianti sul suo appeal in città. «Lunico che mi interessa è il 100% del mio impegno per Milano.
Io continuo a lavorare, sono impegnata in un lavoro quotidiano fatto di incontri e di messa a punto del programma da qui a fine mandato». Non è allordine del giorno invece la partecipazione alla festa del Pd che ha aperto i battenti ieri al Palasharp: «Non ho ricevuto inviti a dibattiti» ha puntualizzato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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