Basilio Rizzo, Dario Fo rinuncia e così lei torna in consiglio.
«Mai stati dubbi».
E così quanti anni fanno?
«Già 23. Mi tocca tifare perché non cada la giunta per superare i 25».
E quanti sindaci?
«Li contiamo. Tognoli, Pillitteri, Borghini, Formentini, Albertini e adesso la Moratti».
Fanno sei. Prima impressione della Moratti?
«È persona che ci darà filo da torcere. Albertini ha portato la chiusura a Palazzo Marino, la sua sarà loffensiva del sorriso. Sarà unEvita Perón».
E voi?
«Sarà difficile fare opposizione, dovremo inventarci qualcosa di nuovo. Lei non farà gli errori di Albertini».
Unopposizione a prescindere quindi.
«No. Ho visto le linee programmatiche della Moratti e molto cè da condividere».
Cominciamo dalla condivisione allora.
«Beh, il blocco dei parcheggi che non vanno fatti sotto il verde. Lì allopposizione la Moratti ha mandato Albertini e Goggi. E poi la centralità dei cittadini, lattenzione alle problematiche sociali. Lì si potrà aprire un dialogo».
Non è poco.
«Certo, tutte cose che è difficile non condividere».
I problemi dove sono?
«Nella polpa, lì la Moratti è albertiniana. Nella ricerca dei fondi, nel bilancio, programma delle grandi opere, nel destino delle municipalizzate. Lì vedo unimpostazione come dire...
La giunta?
«Albertini si era portato i suoi. Anche lei si è portata i suoi, ma in Fi non sono stati entusiasti della sua volontà accentratrice. E così in giunta sono arrivati i ragazzi di Berlusconi».
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