Letteratura

"Parole inappropriate": altro autore colpito dal politicamente corretto

Dopo Dahl, anche la popolare scrittrice inglese è vittima della follia woke. I suoi libri hanno già subito varie modifiche nel linguaggio per adattarli al pubblico "moderno"

"Parole inappropriate": anche Enid Blyton colpita dal politicamente corretto

Dopo Roald Dahl, ora tocca pure a Enid Blyton finire nel tritacarne del politicamente corretto, con buona pace di coloro che insistono nel dire che una "dittatura" del politically correct non esiste e che è tutta un'invenzione dei conservatori. Come nel caso di Dahl, infatti, anche l'iconica serie di libri per bambini "The Famous Five" della popolare autrice inglese subirà alcune modifiche al fine di essere più "accettabile" per i lettori moderni.

Frasi come "stai zitto", "non fare l'asino" e "non fare l'idiota" sono destinate a essere cambiate nella prima della raccolta di avventure dei "The Famous Five", "Five Have a Puzzling Time". In questo libro i personaggi principali della serie - Julian, Dick, George, Anne e Timmy - decidono di risolvere un mistero sull'isola apparentemente vuota di Kirrin, che presenta una luce misteriosa.

Nella versione originale del libro, uno dei protagonisti, George, sveglia sua cugina Anne dopo aver visto la luce mentre era afflitto dall'insonnia a causa di un mal di denti. Anne gli risponde con "hey George non fare l'asino. Come se potessi prendere la tua barca e remare attraverso la baia nel cuore della notte!". Nella nuova versione del libro, questa frase non c'è. È potenzialmente offensiva, secondo i dogmi del follemente corretto che vede potenziali offese ovunque.

Dopo Dahl, anche Blyton nel caldorone del "politically correct"

Come spiega Il Foglio, inoltre, i libri di Blyton sono stati privati di molte delle parole chiave come “queer”, “gay” e persino “marrone”, con riferimento a “volti abbronzati”, modificati per evitare di provocare offese alle minoranze. Nell’edizione del 1942, “queer” era l’aggettivo preferito di Blyton, usato dai cormorani alle onde. Mai, ovviamente, con riferimenti alla moderna sessualità. Nell’attuale edizione di Hodder Children’s Books disponibile nelle librerie del 2023, la parola viene completamente bandita e sostituita in vario modo con "particolare", "strano", "divertente" e "sorprendente".

Come riportato nelle scorse settimane, anche i romanzi per l'infanzia di Roald Dahl sono stati rivisti e corretti, adattati all'ideologia dominante della correttezza politica a tutti i costi e dell'inclusività. Le ultime edizioni dei libri del celebre scrittore britannico, autore di capolavori assoluti come La fabbrica di cioccolato (1964) e Matilde (1988), hanno subito importanti modifiche e parole come "grasso", "brutto" e "pazzo" sono state tolte, ha riferito per primo il Telegraph.

In una nota, citata dal quotidiano inglese, l'editore Puffin ha affermato che alcuni testi sono stati riscritti per garantire che i libri di Dahl "possano continuare ad essere apprezzati da tutti oggi". La Roald Dahl Story Company, che gestisce i diritti d'autore dei romanzi dello scrittore morto nel 1990, ha collaborato con Puffin per aggiornare i testi, ma assicura che "l'irriverenza e lo spirito tagliente" dei libri originali non sono andati perduti.

Chi era la scrittrice inglese

Blyton, figlia di un uomo d'affari, abbandonò i suoi primi studi di musica per formarsi come insegnante alla Ipswich High School (1916-18). La sua prima pubblicazione fu una poesia apparsa su una rivista per bambini quando aveva solo 14 anni, e nel 1917 un'altra delle sue poesie fu pubblicata su Nash's Magazine. Blyton lavorò brevemente come insegnante e governante, ma nel 1921 i suoi racconti e le sue poesie apparivano costantemente su varie riviste e il suo primo libro di poesie, Child Whispers, fu pubblicato nel 1922. Blyton si dedicò a tempo pieno alla scrittura dal 1924 circa.

Da allora fino al 1965 circa, ha scritto più di 600 libri per bambini e ha scritto innumerevoli articoli per riviste. Domanda: chi lo dice che l'autrice avrebbe approvato una sostanziale modifica allo stile e al linguaggio delle sue opere?

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