L’abuso di alcol attraverso le storie di una famiglia perbenista

Nel suo romanzo di successo, "Una famiglia", edito da Nutrimenti, la scrittrice svizzera Pascale Kramer affronta la tematica dell’abuso di alcol attraverso le voci dei componenti di una famiglia perbenista

L’abuso di alcol attraverso le storie di una famiglia perbenista

È possibile impedire ad una persona che fa parte della propria famiglia di perseguire il suo tentativo di autodistruzione?

È una delle domande ricorrenti che i personaggi del romanzo “Una famiglia” di Pascale Kramer edito in Italia da Nutrimenti si porrà in diverse occasioni quando si ritroverà ad assistere per l’ennesima volta al decadimento e all’oblio di Romain, figlio maggiore all’interno di una “famiglia allargata” che sin dall’adolescenza abusa di alcol per non affrontare la realtà che lo circonda.

In questo romanzo corale che delinea la storia della dipendenza da alcol di Romain, ogni componente della famiglia racconta la sua versione dal suo punto di vista e in base al suo coinvolgimento emotivo nei confronti del diretto interessato. Attraverso le storie di ogni personaggio che è ben delineato psicologicamente dall’autrice il lettore raccoglie i frammenti dell’identità e del vissuto di un uomo sensibile che arrivato all’età di trentotto anni non riesce ancora a prendere le redini della sua esistenza nonostante il costante aiuto e le attenzioni della sua famiglia che vive la sua dipendenza con inquietudine, ansia e tormento.

Da questo romanzo emerge una cruda verità, ossia che quando si assiste al decadimento di una persona cara è inevitabile sentirsi impotenti e inermi. Questo sentimento di impotenza è la componente che accomuna tutti i componenti di questa famiglia, da Olivier, il patrigno di Romain al suo fratellastro Edouard, alle sue sorellastre Mathilde e Lou, per non parlare di colei che lo ha generato, la madre, Danielle, una vera e propria madre esemplare, esempio di coraggio e determinazione. Tutti nonostante i propri conflitti interiori e i loro problemi personali saranno sempre lì pronti a tendergli la mano nonostante i suoi errori e le sue continue ricadute. "Una famiglia" di Pascale Kramer è un romanzo che invita il lettore a riflettere sull’amore incondizionato di un genitore nei confronti del proprio figlio anche quando questi è l’artefice del suo nefasto destino.

Una storia toccante e commuovente che lascia nel lettore una scia di inquietudine e amarezza. Dai racconti dei vari componenti inevitabilmente emergono sentimenti contrastanti. Da una parte la dipendenza di Romain viene vissuta con astio e rabbia nei suoi confronti perché il suo cammino vero l’oblio inevitabilmente influenza i progetti di vita e la serenità di ogni componente. Dall’altra parte questo percorso nefasto viene vissuto con tensione e compassione tanto da fare fatica ad estraniarsi e non intervenire.

La dipendenza di Romain porta caos e disordine e sconvolge questa famiglia perbenista che è molto legata ad ideali tradizionali e che è costretta a ricercare un appiglio, un barlume di serenità per salvarsi reimpostando nuove regole di convivenza pacifica e solidale tra i diversi componenti che spesso si ritrovano a litigare per affermare il proprio ruolo e il proprio bisogno di sentirsi liberi da un fardello grande e scomodo. Un romanzo che parla di dipendenze e relazioni difficili tra i membri di una famiglia che all’apparenza sembra unita e compatta ma che al lettore si rivelerà piena di crepe e instabilità.

Una storia amara com’è il percorso di tutti i genitori, fratelli e sorelli che assistono alla dipendenza di un loro parente caro. Un percorso difficile da affrontare che richiede tanto coraggio, forza d’animo e stabilità emotiva.

Una lettura densa di emozioni contrastanti che fa luce su una tematica forte e non facile da affrontare. L’autrice Pascale Kramer si è rivelata molto abile nel narrare questa storia in maniera trascinate e per nulla scontata.

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