Letteratura

L'assistente, la condanna, il testamento: chi è Simone Caminada, il compagno di Gianni Vattimo

L'assistente, la condanna, il testamento: chi è Simone Caminada, il compagno di Gianni Vattimo

Ascolta ora: "L'assistente, la condanna, il testamento: chi è Simone Caminada, il compagno di Gianni Vattimo"

L'assistente, la condanna, il testamento: chi è Simone Caminada, il compagno di Gianni Vattimo

00:00 / 00:00
100 %

Si è spento ieri, a 87 anni, il filosofo Gianni Vattimo. Da alcuni giorni era ricoverato in gravi condizioni in una struttura di Rivoli, dove il suo assistente brasiliano, Simone Caminada, non gli ha mai fatto mancare il suo supporto. L'uomo, che dal 2010 era anche il suo compagno, è stato più volte al centro delle accuse, tanto che nel febbraio scorso è stato condannato a due anni di reclusione, con pena sospesa, in primo grado dal tribunale di Torino per circonvenzione di incapace. Il filosofo aveva dichiarato con gran coraggio nel 1975 di essere omosessuale, quando ancora l'omosessualità veniva considerata una deviazione sessuale.

Secondo i giudici, Caminada, che oggi ha 39 anni, avrebbe approfittato della fragilità del filosofo per mettere le mani sul suo patrimonio. Per i giudici, infatti, le disposizioni testamentarie di Vattimo e le elargizioni sarebbero state viziate dall'influenza del brasiliano nella vita del filosofo. "Un po’ me lo aspettavo. Non pensavo certo che il tribunale cambiasse idea in un giorno. Dispiace, ma la mia vita non sarà rivoluzionata", era stato il commento di Vattimo davanti alla decisione del tribunale, arrivata a seguito delle perizie secondo le quali sussistevano "patologie che portano a un deficit sul piano previsionale, esecutivo e sulla capacità di autodeterminazione: un disturbo depressivo aggravato dal Parkinson".

Eppure, il professore anche dopo la condanna aveva dichiarato su vari organi di stampa la sua intenzione di sposare il brasiliano. Nei giorni più tragici della vita di Vattimo, quando ormai sembrava evidente l'epilogo, Caminada scriveva: "Si è completamente lasciato andare, avrà detto basta alla persecuzione… Non lo so, ma umanamente capirete voi stessi che è molto possibile". Per due volte i due hanno tentato la strada dell'unione civile, ma è sempre finita con un nulla di fatto: nel dicembre 2022 era stata la procura a bloccare le nozze previste nel Comune di Vimercate, in provincia di Monza e Brianza, proprio in conseguenza del giudizio pendente sull'assistente. Nell'aprile scorso, invece, era stato il sindaco di Occimiano, paese in provincia di Alessandria, a fare annullare la cerimonia dopo avere conosciuto la coppia. A seguito della convocazione effettuata a fronte della grande differenza di età tra i due, Vania Olivieri aveva constatato l'impossibilità di Vattimo di parlare, negando l'unione civile.

"Mia madre come ogni sera gli ha detto 'ci vediamo domani Gianni' e lui ha avuto la forza col dito di indicare 'no'", ha scritto Caminada annunciando la morte di Vattimo. "Sul suo profilo ho scritto ciò che lui tempo fa mi chiese di scrivere nel caso estremo e in fondo è tutto dentro la sua grande autoironia. Grazie a tutti.

Ciao prof", ha concluso il brasiliano dando l'ultimo addio al suo mentore.

Commenti