L'ex consigliere di Clinton: «Gli Usa rischiano una Pearl Harbour informatica»

Gli Stati Uniti devono prepararsi a un attacco informatico di larga scala che potrebbe causare centinaia di migliaia di morti e mettere in ginocchio il Paese in meno di 15 minuti. A lanciare l'inquietante l'allarme è l'ex consigliere dell'anti-terrorismo di Bill Clinton, Richard A. Clarke

Gli Stati Uniti devono prepararsi a un attacco informatico di larga scala che potrebbe causare centinaia di migliaia di morti e mettere in ginocchio il Paese in meno di 15 minuti. A lanciare l'inquietante l'allarme è l'ex consigliere dell'anti-terrorismo di Bill Clinton, Richard A. Clarke, secondo il quale le falle nel sistema informatico statunitense potrebbero portare a una «Pearl Harbor elettronica». Clarke, in uno scenario apocalittico, immagina che il primo computer a essere preso di mira dai cyber-terroristi possa essere all'interno del Pentagono e da lì l'attacco potrebbe propagarsi rapidamente e arrivare alle raffinerie di Philadelphia e Houston, al traffico aereo, alle metropolitane di New York, Washington e Los Angeles. Un attacco che, secondo l'ex consigliere di Clinton potrebbe essere paragonato a un'esplosione nucleare.

Nel gennaio del 2001, otto mesi prima degli attentati dell'11 settembre, Clarke inviò una nota all'allora segretario di Stato, Condoleezza Rice, mettendola in guardia sulle potenzialità di al Qaeda e suggerendo di prendere maggiori precauzioni.

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