Il «Libro verde»: islam, patria e socialismo in salsa libica

Il pensiero di Gheddafi racchiuso in un libro verde. Per una settimana i lettori potranno trovare in edicola il manifesto del dittatore libico, in allegato con Il Giornale al prezzo di 2,80 euro più il costo del quotidiano. Il volumetto che risale al 1975, conta solo una ottantina di pagine ed è un volumetto determinante per capire la psicologia e il pensiero politico di Gheddafi. Il Libro verde sarebbe infatti «la soluzione definitiva del problema della democrazia nel mondo irrisolto». Il volumetto che richiama da una parte il Libro rosso di Mao Tse Tung e dall’altra il mantello verde di Maometto. Socialismo e islam racchiusi un una perfetta sintesi, secondo Gheddafi, che si presenta così come l’inventore della terza via tra capitalismo e comunismo ma anche nazionalista panarabo nel nome del Corano. Secondo il rais la lotta politica si conclude con l’elezione di un partito o di una candidato di maggioranza assoluta o relativa è un «sistema dittatoriale» perché conduce al potere una lobby, un partito, un uomo. E la democrazia è liquidata. Ma non si salva una sola istituzione occidentale. I Parlamenti usurpano e monopolizzano la volontà delle masse. I partiti rappresentano «il potere di una parte sul tutto». Anche il referendum sarebbe secondo il pensiero-Gheddafi «una frode» perché costringe a un’alternativa secca, sì o no. E la Costituzione è lo strumento dei più forti per opprimere il resto del Paese. In questo contesto hanno senso solo le norme «eterne» desunte dalla tradizione e dalla religione. Il Libro verde invece insegna a seguire la terza via elaborata da Gheddafi: il popolo si divide in congressi di base, ogni congresso sceglie una Segreteria che si raggruppano in nuovi congressi.

L’insieme dei congressi sceglie i Comitati che costituiscono l’amministrazione governativa. I direttivi di congressi e comitati formano il Congresso generale del popolo che si riunisce una volta l’anno per decidere la linea politica. Fondamentale evitare che un solo uomo possano prendere il sopravvento.

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