I Giganti, le terme e il coniglio: Ischia tra fascino e mito

Tra storia, leggenda e piatti tipici l'isola di Ischia è un incontro di tradizioni antiche, monumenti da non perdere e qualche mistero

I Giganti, le terme e il coniglio: Ischia tra fascino e mito

L’isola di Ischia è un luogo in cui magia e storia si compenetrano. Qui le storie antiche si mescolano tra le onde del mare e gli scogli, si insinuano nelle correnti termali, qui l’uomo ha creato architetture perché riuscissero ad esaltare le forme della natura. Come le abitazioni e gli edifici coloratissimi del borgo Sant’Angelo, un po’ il simbolo da cartolina dell’isola.

Visitare Ischia è sempre una scoperta: una visita non basta. E tra un bagnetto rigenerante e la visita a un monumento storico, non possono mancare un pranzo o una cena a base di frutti di mare e tanti altri piatti tipici della zona.

Ischia, i luoghi di interesse

Ischia

L’architettura monumentale più celebre di Ischia è sicuramente il Castello Aragonese, fatto edificare nel XV secolo da Alfonso V d’Aragona, anche se in realtà esisteva a partire dal V secolo una fortificazione precedente. Il castello presenta delle forti somiglianze con il Maschio Angioino e vi si accede attraverso un ponte che in origine era di legno.

In località Forio particolare interesse rivestono la chiesa del Soccorso e il Torrione. La cappella, che presenta elementi in comune con le chiesette in riva al mare che punteggiano l’intero Stivale, faceva parte di un convento sorto nel XIV secolo e retto dagli Agostiniani. All’interno e all’esterno sono presenti gli elementi decorativi più vari, che fanno parte dell’arte gotica ma anche rinascimentale o barocca, fino alle maioliche tanto tipiche delle isole Flegree.

Il Torrione è invece una torre di avvistamento che risale alla fine del XV secolo: oggi ospita un museo e, periodicamente, manifestazioni culturali. Una delle ragioni di interesse è il sorgere di questo monumento a partire dal costone di roccia, come se fosse una prosecuzione umana dell’isola, un arto che gli esseri umani hanno costruito ma che è parte integrante del luogo, così come storia e tradizioni costituiscono nel tempo un continuo scambio tra persone e natura.

Le leggende di Ischia

Ischia

Sono tanti i miti che riguardano le diverse località dell’isola di Ischia. A Bagnitello, per esempio, esiste un’oasi termale libera che affonda le sue radici in una leggenda. Il giovane Acmeno era un semidio figlio di Euplea, una ninfa, ma viveva nelle sembianze di un pescatore ischitano. Un giorno cadde in un torrente e, non riuscendo a venirne fuori, invocò gli dei: solo Giove alla fine rispose, trasformandolo in una sorgente calda, da cui appunto i benefici delle acque termali.

Acque termali che a Ischia, si diceva in tempi immemori, abitassero le ninfe, un po’ come le grotte, nell’immaginario antico, erano abitate da maghi e sibille. A Nitrodi le acque termali, come per Acmeno, sono il risultato della metamorfosi, in questo caso di una ninfa, almeno stando alla leggenda naturalmente.

Un altro mito riguarda Tifeo, uno dei giganti contro cui, durante la battaglia contro Giove, fu scagliata l’isola di Ischia: la leggenda, dato che Tifeo (o Tifone) rappresenta il fuoco e ora soggiace sotto l'isola, serviva agli antichi a spiegare i fenomeni vulcanici della zona.

Cibi tipici di Ischia

Pesche e vino

Il piatto più noto e caratterizzante di Ischia è sicuramente il coniglio all’ischitana. Si tratta di carne di coniglio che viene cotta in umido in pignatta, insieme a pomodorini e spezie varie, tra cui, immancabile, il peperoncino.

Per il resto, i piatti tipici dell’isola sono comuni ad altri della Costiera Amalfitana o della Campania in genere: dalla pizza agli gnocchi alla sorrentina, passando per la caprese, il migliaccio e la pastiera, le sfogliatelle e il babà ma anche il pesce all’acqua pazza e la pasta, fagioli e

cozze. Nonostante il piatto più celebre sia appunto a base di carne, Ischia è un’isola e quindi spesso è il mare a farla da padrone a tavola. E per concludere il pasto non possono mancare le pesche nel vino.

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