L'Italia da scoprire

Milano, Parco Sempione e la leggenda del ponte delle sirenette

Poesia marittima a Milano, è quello che narrano le misteriose e sensuali sirenette a guardia di un ponte nascosto all'interno del Parco Sempione

Milano, Parco Sempione e la leggenda del ponte delle sirenette

Chi l'avrebbe mai detto, anche la città di Milano può vantare la presenza di quattro affascinanti sirenette. Silenziose ma attente, le statue fanno bella figura all'interno del Parco Sempione di Milano, ai quattro angoli di un piccolo ponte, che serve quale passaggio tra una sponda e l'altra di un laghetto artificiale. Nonostante siano facilmente raggiungibili le sirenette, in realtà, risultano un po' nascoste alla vista dalla folta vegetazione degli alberi circostanti. Il ponte, il primo in ferro battuto realizzato in Italia, è meta di incontro e sosta durante le placide passeggiate nel parco. Attraversarlo permette di imbattersi nelle quattro figure misteriose che scrutano i passanti con sguardo serio, forti della loro posa e del remo che stringono con la mano.

La storia del ponte delle sirenette

Sirenette, dettaglio

Il ponte nasce da un progetto originale dell'architetto Francesco Tettamanzi, realizzato tra il 1840 e il 1842 grazie al lavoro di precisione della ditta Rubini-Scalini-Falck e C. di Dongo: fu il primo in Italia creato in ferro battuto, una vera novità per l'epoca. A seguire vennero collocate le decorazioni, preparate grazie a una serie di modelli in gesso di Benedetto Cacciatori. Il ponte prese vita durante il periodo milanese degli Asburgo, ma su commissione di alcuni privati: era infatti un elemento di connessione tra alcune vie di Milano, posto sopra il naviglio Paderno, e collegava la zona intorno a via Uberto Visconti di Modrone.

Quasi novanta anni di onorato servizio prima della decisione dell'interramento di quel tratto di naviglio, che spinse a trasferire il ponte all'interno del Parco Sempione. Una location discreta al pari della precedente, dove il ponte passava quasi del tutto inosservato e solo come superficie di attraversamento. Ai piedi delle sirenette erano presenti innumerevoli decori in ghisa, come ancore, fregi, festoni e cigni, sostituite con il tempo dalle attuali in cemento. Le quattro sirenette erano realizzate con lo stesso materiale dei decori e, per questo, rinominate le sorelle ghisini. Il ponte, negli anni, ha subito numerosi rimaneggiamenti a partire da un accorciamento strutturale passando alla sostituzione di due statue, perché rubate e distrutte durante i bombardamenti. Attualmente due copie in bronzo fanno compagnia alle due superstiti in ghisa.

Tutte le leggende e i misteri

Sirenette, lato B

Il piccolo ma singolare ponte delle sirenette, che ha trovato nuova collocazione all'interno del Parco Sempione, è in realtà una costruzione davvero moderna. Se ora è meta di passaggio per innamorati e avventori del verde, un tempo era un esempio di pura innovazione perché costruito in ferro battuto. Inoltre, per l'epoca, le quattro sirenette erano motivo di scandalo, proprio per i seni nudi e le forme generose: così sensuali e seducenti che le donne si coprivano gli occhi durante il passaggio, mentre gli uomini le ammiravano estasiati. Con il tempo prese piede una singolare usanza, ovvero toccare il seno della sirenetta di turno prima di un appuntamento galante.

Le stesse coppie si recavano al loro cospetto per scambiarsi un bacio sotto il loro sguardo attento, avendo cura di toccare il lato B delle stesse statue. Secondo la leggenda il rito propiziava fortuna e fecondità. Inoltre baciarsi accanto alle sirenette rendeva l'amore del tutto eterno. Un ruolo importante e di tutto rilievo per le quattro ammaliatrici che, viste le loro forme sensuali, venivano anche ribattezzate come "i sorei del pont di ciapp" ovvero le sorelle del ponte delle chiappe.

Il trasferimento all'interno del Parco Sempione ha preservato il loro ruolo di protettrici degli innamorati, ancora oggi le coppie si scambiano baci in loro presenza, protetti dagli occhi indiscreti dai tanti rami e dal folto fogliamo del piccolo angolo green che ospita il ponte.

Commenti